video suggerito
video suggerito

Un matrimonio in Terapia Intensiva: Maria e Giuseppe sposi all’Istituto Trapianti di Palermo

All’Ismett di Palermo Maria, paziente maltese ricoverata per grave miocardite, ha sposato con rito cattolico il marito Giuseppe in Terapia Intensiva. La cerimonia è stata organizzata in sicurezza dal personale sanitario.
A cura di Davide Falcioni
20 CONDIVISIONI
Immagine

All’Ismett di Palermo, tra monitor e apparecchiature salvavita, è stato celebrato un matrimonio che ha commosso medici, infermieri e familiari. Protagonisti Maria, paziente maltese di 42 anni, e il marito Giuseppe. Uniti civilmente da tempo, hanno potuto finalmente pronunciare il loro "sì" anche davanti a un prete, nonostante la donna fosse ricoverata da settimane per una grave miocardite.

La donna, colpita da un’improvvisa e severa infiammazione cardiaca, era stata ricoverata in un ospedale di Malta in condizioni critiche. La situazione è apparsa subito complessa: il cuore non riusciva più a pompare sangue in modo efficace e ogni ora contava. A quel punto è stato attivato il collegamento con l’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione di Palermo, struttura di riferimento internazionale per patologie cardiopolmonari.

Immagine

Un’équipe guidata dalla dottoressa Giovanna Panarello, responsabile della Terapia Intensiva, è partita per Malta. È stata lei stessa a coordinare sul posto le delicate procedure di stabilizzazione, compreso il collegamento all’Ecmo, la sofisticata ossigenazione extracorporea a membrana che sostituisce temporaneamente la funzione del cuore e dei polmoni. "Il trattamento salvavita ha permesso alla paziente di superare la fase più critica della malattia e affrontare il trasferimento in condizioni di sicurezza – ha spiegato l’Ismett -. A Palermo è stata accolta da un’équipe multidisciplinare e costantemente assistita da medici, infermieri e operatori sanitari".

In ospedale, Maria ha affrontato giorni complessi, ma anche momenti di serenità grazie alla vicinanza del marito. La coppia, molto legata alla fede cattolica, coltivava da tempo il desiderio di completare l’unione anche con il rito religioso. Un desiderio che, nonostante la malattia, Giuseppe ha voluto realizzare.

Con la collaborazione della direzione sanitaria e del personale del reparto, l’Ismett ha organizzato la cerimonia direttamente in Terapia Intensiva. Sono stati predisposti tutti gli accorgimenti necessari a garantire la massima sicurezza clinica, senza rinunciare alla solennità dell’evento. Il piccolo spazio dedicato è stato addobbato in modo semplice ma curato: un altare improvvisato, qualche fiore, le fedi, e l’immancabile presenza di familiari arrivati appositamente da Malta insieme al parroco.

Il momento dello scambio delle promesse è stato accompagnato da lacrime e sorrisi: "È stata una grande gioia vedere come l’amore possa dare forza anche nei momenti più difficili. Siamo orgogliosi di aver contribuito a esaudire questo desiderio, senza mai perdere di vista la sicurezza clinica", ha detto Cinzia Di Benedetto, direttore sanitario dell’Ismett.

L’Ismett, nato da una collaborazione tra Regione Siciliana e UPMC (University of Pittsburgh Medical Center), è oggi considerato un centro di eccellenza a livello internazionale. Ogni anno tratta centinaia di casi complessi e circa il 3% dei pazienti proviene dall’estero.attia.

20 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views