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Un cartello per scambiarsi favori e non sottrarsi dipendenti: multa da 329 milioni per Delivery Hero e Glovo

L’Unione Europea punisce per la prima volta pratiche anti concorrenziali nel mercato del lavoro: Glovo e Delivery Hero avrebbero costituito un cartello, multate per 329 milioni di euro.
A cura di Dario Famà
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L'Antitrust dell'Unione Europea, autorità che garantisce la concorrenza e tutela i consumatori, ha comminato una multa salata a due colossi della consegna del cibo a domicilio, quali Delivery Hero e Glovo: un totale di 329 milioni di euro. Si tratta della prima sanzione impartita dall'ente sovranazionale all'interno del mercato del lavoro.

La decisione è stata presa in seguito alle indagini avviate nel luglio scorso dalla Commissione Europea. A far insospettire sarebbe stata l'acquisizione di Glovo da parte di Delivery Hero, iniziata nel 2018 con una quota di minoranza e culminata nel 2022 con l'acquisto totale della società di delivery.

Le sanzioni impartite a Delivery Hero e a Glovo ammontano rispettivamente a 223 milioni e a 106 milioni di euro, cifre pattuite anche in seguito alla decisione di entrambe le aziende di collaborare con le istituzioni comunitarie, ammettendo, dunque, la presenza di un accordo illecito.

Le violazioni contestate, per l'appunto, riguardano proprio il periodo di tempo menzionato, anni in cui, secondo la vicepresidente esecutiva della Commissione europea e commissaria per la Concorrenza Teresa Ribera, le due aziende avrebbero "violato le norme UE sulla concorrenza partecipando a un cartello nel settore della consegna cibo online". Ad essere infranto sarebbe l'articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea, che stabilisce l'impossibilità per le imprese di accordarsi per attuare pratiche in grado di alterare il commercio tra gli Stati membri o di falsare la concorrenza del mercato interno.

Secondo quanto affermato dal funzionario comunitario, ex ministra spagnola, Delivery Hero e Glovo si sarebbero scambiate informazioni commerciali sensibili e si sarebbero spartite le zone di mercato europee in cui entrare e non, con accordi per non sottrarsi dipendenti a vicenda, eccezion fatta per i rider. Queste pratiche sarebbero state messe in atto per evitare che i due colossi entrassero in concorrenza l'uno con l'altro, in modo da garantirsi illecitamente un guadagno maggiore. Inoltre, queste azioni avrebbero portato ad un offerta minore in alcuni Paesi rispetto ad altri, arrecando un danno importante ai consumatori e ai lavoratori del settore.

Questi comportamenti sarebbero stati possibili proprio grazie alla quota acquistata da Delivery Hero, che avrebbe influenzato le strategie di mercato e i comportamenti di Glovo, azienda concorrente nel medesimo settore.

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