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Udine: prete paragona le cosce delle ragazze a quelle dei maiali. “No minigonne in chiesa”

Don Alberto Zanier, giovane sacerdote friulano, si è scagliato contro alcune fedeli “colpevoli” di essere andate in chiesa in minigonna.
A cura di Davide Falcioni
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Stanco di vedere le fedeli in chiesa con minigonne giudicate troppo corte un sacerdote ha preso carta e penna e scritto un anatema contro alcune ragazze "colpevoli" di aver assistito a una recente funzione religiosa in abiti "irrispettosi". E' accaduto in Val Resia, Friuli, dove don Alberto Zanier, vicario parrocchiale, ha definito quelle gambe  "carne al vento" per poi aggiungere: "La Chiesa non è una balera o un boudoir".

Il caso, che ha sollevato alcune polemiche sui social per i toni usati dal prete, è raccontato oggi dal quotidiano Messaggero Veneto. Nel testo di don Alberto, appena 30 anni si fa riferimento alla "crisi" del prosciutto a San Daniele e a "un altro tipo di cosce" che a Resia, afferma, "non conosce ombra di crisi". Gambe che facevano la "loro bella comparsa dal di sotto di mini (troppo mini) gonne di adolescenti".

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Il parroco ha definito questo tipo di abbigliamento una "grave mancanza di rispetto sotto tre aspetti": "verso il corpo della donna", "verso gli altri" ("mostrare carne al vento a più non posso è una gravissima forma di maleducazione verso chi mi sta vicino perché potrei urtare la sua sensibilità o addirittura provocare la sua sessualità") e "verso il sacerdote". "O non ricordiamo – si chiede – che siamo davanti a un ministro di Dio chiamato, oltre che a vivere il celibato, ad annunciare e insegnare la morale cattolica anche in campo sessuale?". La responsabilità, conclude il prete "è delle mamme. Care mamme quando le vostre figlie escono di casa, vedete come vanno in giro?".

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