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Uccise il padre e l’amico, Sacha Chang scarcerato ma per il giudice è socialmente pericoloso

Il 21enne che venne rintracciato nell’agosto scorso ancora sporco di sangue e seminudo nei boschi del Monregalese giudicato incapace di intendere e volere al momento dei fatti anche se ancora socialmente pericoloso. Per questo il Gip ne ha ordinato la scarcerazione e il trasferimento in una Rems, una struttura sanitaria per autori di reati affetti da disturbi psichici.
A cura di Antonio Palma
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Niente carcere e niente processo per Sacha Chang, il giovane di 21 anni che nell’estate scorsa uccise il padre e un amico di famiglia durante una vacanza in Italia, a Montaldo di Mondovì, in provincia di Cuneo. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cuneo infatti ha accolto la perizia psichiatrica che ha giudicato il ragazzo olandese incapace di intendere e volere al momento dei fatti anche se ancora socialmente pericoloso.

Su richiesta degli stessi legali del ragazzo, il Gip ha deciso che Sacha Chang sarà trasferito dal carcere di Torino, dove è ora detenuto, ad una Rems, ovvero una struttura sanitaria per autori di reati affetti da disturbi psichici e socialmente pericolosi. Una decisione che era attesa visto che alla richiesta avanzata dalla difesa non si era opposta nemmeno la Procura piemontese.

Il provvedimento di scarcerazione è arrivato sulla base di una perizia psichiatrica disposta dallo tesso Tribunale che ha stabilito che Sacha Chang era incapace di intendere e volere al momento del duplice omicidio, dunque non imputabile in un processo, ma ha ribadito anche che il 21enne è ancora pericoloso in quando non è conscio della sua malattia e spesso non si sottopone alla terapia prevista dai medici.

Di conseguenza non ci sarà alcun processo perché, con tutta probabilità, il procedimento si concluderà con un non luogo a procedere. Il 21enne al momento resta nel carcere Le Vallette di Torino, dove viene seguito anche per le cure, in attesa dell’esecuzione della decisione del giudice. Un passaggio che forse non avverrà a breve in quanto in Piemonte le Rems sono già piene.

Sacha Chang si trova in carcere dall’agosto scorso quando venne rintracciato ancora sporco di sangue e seminudo nei boschi del Monregalese dopo due giorni di caccia all’uomo per il duplice assassinio. Secondo gli inquirenti, il 16 agosto 2023 il giovane si era scagliato con un coltello contro il padre, il 65enne di origini cinesi Chain Fa Chang, che lavorava come maestro di scuola elementare ad Amsterdam, e contro l'amico di famiglia che li ospitava, Lambertus Ter Horst, un medico di 60 anni che da alcuni anni trascorreva le vacanze in Italia.

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