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Uccisa dai suoi rottweiler, i cani avevano già ferito un giardiniere ma erano rimasti in famiglia

Iolanda Besutti è morta il giorno di Natale a Concordia sulla Secchia, nel Modenese, sbranata dai suoi due cani, due rottweiler che a febbraio avevano già gravemente ferito un giardiniere vicino casa. L’Ausl spiega che erano state impartite le necessarie prescrizioni e una visita comportamentale di entrambi i cani.
A cura di Susanna Picone
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I due cani rottweiler responsabili della morte della loro proprietaria Iolanda Besutti, imprenditrice in pensione di 68 anni uccisa il giorno di Natale a Concordia sulla Secchia, nel Modenese, erano già apparsi aggressivi in passato – avevano infatti ferito gravemente un giardiniere – ma risultavano ancora liberi.

I due cani erano stati controllati e al momento della visita "erano assolutamente calmi e gestibili dalla proprietà". È quanto fa sapere adesso l’Ausl, come ricostruisce Il Resto del Carlino. "Vista la gravità, erano state impartite le necessarie prescrizioni e una visita comportamentale di entrambi i cani, oltre a un percorso rieducativo per entrambi all’interno del nucleo familiare. La famiglia ha seguito tutte le indicazioni fornite che erano anche state accompagnate da una ordinanza del sindaco", è quanto spiegano.

Insomma, la famiglia della donna morta a Concordia era stata giudicata idonea a tenere i due cani. I due rottweiler ora, dopo la morte della proprietaria, sono stati affidati al canile, poi si deciderà del loro destino.

Sono il veterinario Ausl e il veterinario comportamentalista a decidere quale percorso intraprendere e non ci sono tempi prestabiliti secondo quanto spiega ancora l’Ausl: "La commissione per valutare se il cane non è recuperabile è un evento eccezionale e quasi sempre si individua un percorso adeguato di recupero. Una terapia per lasciare l’abbattimento come ’ultima spiaggia’".

Iolanda Besutti era molto legata ai suoi cani, sui social li definiva affettuosamente "i miei due cuori". La tragedia di Natale si è consumata nel giro di pochi minuti con una dinamica che sarà difficile ricostruire con esattezza. Del caso se ne stanno occupando i carabinieri.

Intanto è già emerso appunto che gli stessi rottweiler, i cui nomi sono Tor e Birra e che hanno 2 e 6 anni, lo scorso 16 febbraio avevano aggredito un giardiniere di 59 anni che stava potando una siepe vicino casa. L'uomo aveva riportato gravi ferite a braccia e gambe ed era stato costretto a interventi chirurgici.

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