Trentino, uccide la moglie e poi si suicida. Lei all’amica: “Mio marito è aggressivo, me ne vado”

I corpi senza vita di Viviana Micheluzzi e di Mauro Moser, 50 e 56 anni, sono stati ritrovati dai due figli Ivan e Niko, allarmati perché non avevano visto rientrare i genitori. I due cadaveri si trovavano nell'appezzamento di terreno di proprietà della famiglia, non lontani dalle arnie alle quali si dedicavano in località Dos de Cavai. A notare i due cadaveri, il figlio più piccolo della coppia che ha provato a fornire soccorso senza però poter fare nulla.
Poco dopo le 14.15 i due giovani hanno chiamato i sanitari e i carabinieri che subito hanno iniziato le indagini sull'accaduto. Ivan e Niko, invece, sono stati trasferiti in ospedale per dei controlli, sconvolti dall'accaduto. Micheluzzi e Moser avevano iniziato un processo di separazione dopo 30 anni di matrimonio. Avrebbe dovuto essere consensuale, con la spartizione dei beni, ma nelle ultime settimane l'accordo sarebbe saltato. Micheluzzi a quel punto aveva chiamato l'avvocato per avviare una procedura diversa. A un'amica aveva confidato che il marito era "diventato aggressivo" e che per questo motivo aveva deciso di andarsene per soggiornare da uno dei tre figli.

Secondo chi li conosceva, Viviana Micheluzzi e Mauro Moser non avevano mai avuto screzi prima. Negli ultimi tempi i due discutevano per la divisione dei beni prevista dalla separazione: tra questi, infatti, c'era anche l'attività "Dolci Sapori del Bosco", che i due gestivano insieme. Moser ha comprato nella mattinata di ieri l'arma del delitto e poi ha raggiunto l'appezzamento di terreno dove si trovava la moglie.
Non è stato reso noto se i due si fossero dati appuntamento o se Moser sia arrivato in modo del tutto inaspettato lì dove la compagna si stava occupando delle arnie. I due coniugi hanno avuto una discussione e per questo si sarebbero spostati in una zona più ripida e appartata. In prossimità delle cisterne d'acqua, Moser potrebbe aver puntato l'arma contro la moglie e poi contro se stesso. Sulla vicenda è stato aperto un fascicolo dalla Procura di Trento che servirà per compiere gli accertamenti necessari per ricostruire la tragedia.
I due gestivano insieme l'attività Dolci Sapori del Bosco, nata dalla passione per le api di Micheluzzi, da sempre amante della natura. A Praga aveva studiato tecniche di allevamento e di selezione. Successivamente, l'apertura dell'attività imprenditoriale.