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Travolge pedone a Torino, fermato: era andato dal carrozziere con l’auto sporca di sangue

Rintracciato dopo due giorni il conducente dell’auto che nelle prime ore di domenica scorsa ha travolto e ucciso lungo la strada provinciale che collega Orbassano a Stupidigi (Torino) un pedone. L’uomo non si era fermato a prestare soccorso. I carabinieri lo hanno trovato dopo controlli in tutte le carrozzerie della zona.
A cura di Susanna Picone
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È stato fermato il conducente dell’auto che domenica scorsa ha travolto e ucciso un pedone lungo la strada provinciale che collega Orbassano e Stupidigi (Torino). Si tratta di un operaio di trentaquattro anni che è stato sottoposto a fermo per omicidio stradale e omissione di soccorso. Nelle prime ore di domenica mattina, con la sua auto l'uomo ha travolto e ucciso Franko Gjinaj, un albanese che oggi avrebbe compiuto trentasei anni. Domenica mattina, sul luogo dell'incidente erano intervenuti i carabinieri che dopo aver rinvenuto il cadavere dell'uomo ed effettuato i primi rilievi hanno acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nelle possibili vie di fuga percorribili dal conducente dell’auto pirata responsabile dell'investimento. Dall'analisi dei filmati i militari hanno individuato un’auto bianca che, dopo l'urto, aveva lasciato in terra lo stemma di marca staccatosi dall'avantreno. Sono quindi scattate ispezioni in tutte le carrozzerie del circondario metropolitano che hanno permesso di rintracciare  in un'autofficina di Giaveno la vettura gravemente danneggiata e con tracce di sangue ancora  sul cofano.

Aveva notato una persona esanime sulla carreggiata – Il giorno dopo l’incidente era stato lo stesso conducente dell'auto a portarla a riparare dicendo all'ignaro carrozziere di aver investito accidentalmente un capriolo. Rintracciato e condotto in caserma, il trentaquattrenne ha confessato e raccontato agli investigatori che nel percorrere quella strada, probabilmente a causa della nebbia, aveva accidentalmente investito il pedone. Accortosi di quanto accaduto, sempre secondo quanto ha raccontato ai carabinieri, si sarebbe prima fermato circa 300 metri più avanti senza prestare o chiedere soccorso, per poi ripartire in preda al panico e tornare successivamente in prossimità del luogo dell'incidente, notando una persona esanime sulla carreggiata. L'auto è stata sequestrata per ulteriori rilievi tecnici.

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