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Tragico schianto in moto, Antonio non ce l’ha fatta: morto a 19 anni dopo 2 mesi di agonia

Antonio Chessa era stato vittima di un terribile incidente stradale in sella alla sua moto nell’ottobre scorso a Sassari. È morto nel reparto di Rianimazione dopo due mesi.
A cura di Antonio Palma
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Non ce l’ha fatta Antonio Chessa il ragazzo sardo di 19 anni vittima di un terribile incidente stradale avvenuto nell’ottobre scorso a Sassari. Il ragazzo si è spento ieri dopo due mesi di agonia in un letto d’ospedale a causa dei traumi riportati in quel tragico schianto. Era la sera del 20 ottobre scorso e Antonio stava ritornando a casa in sella alla sua moto quando lungo una strada interna in località San Quirico, nell’hinterland a nord di Sassari, ha improvvisamente sbandato finendo per schiantarsi contro un muretto a bordo strada. Un impatto violentissimo e devastante che lo ha lasciato esanime sull’asfalto. I soccorsi medici, allertati dagli abitanti della zona che erano accorsi dopo aver udito il terribile botto, erano partiti immediatamente e i sanitari del 118 erano riusciti a stabilizzare il diciannovenne prima del trasporto immediato e in codice rosso all’ospedale civile Santissima Annunziata di Sassari.

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Nel nosocomio sassarese Antonio Chessa è stato sottoposto anche a un delicato intervento chirurgico e per due lunghi mesi ha lottato tra la vita e la morte. Accanto a lui i familiari che avevano saputo del terribile incidente solo molte ore dopo, allarmati dal fatto che non era tornato a casa. Antonio infatti non aveva documenti e la famiglia ha scoperto quanto era caduto solo alle 4 del mattino. Fino all’ultimo familiari e amici hanno sperato che il diciannovenne potesse farcela anche se le sue condizioni sono rimaste sempre gravi. Il giovane però purtroppo ha esalato l’ultimo respiro nella tarda serata di domenica nel reparto di Rianimazione dove era ricoverato senza più riprendere conoscenza. Una notizia che ha gettato nello sconforto i tanti che invece attendevano da tempo una buona notizia sulle sue condizioni. Tani i messaggi di cordoglio sui social per la morte del giovane. “Hai avuto tanta forza per lottare ma la vita è miserabile con le persone più buone… Dall'alto hanno deciso che era meglio portarti via, di portarti al sicuro. Ora fai ridere gli angeli” è il commosso ricorso di un’amica di scuola.

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