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La morte di Sissy Trovato Mazza

Tracce biologiche sulla pistola che ha ucciso Sissy

Nel corso degli esami forensi sulla Beretta calibro 9 in dotazione a Sissy Trovato Mazza sono state rinvenute tracce di materiale biologico. Al momento non è dato sapere se si tratti di materiale ematico appartenente alla stessa agente o di tracce di altra natura. L’esame, concesso lo scorso 30 ottobre, è stato disposto dopo 60 giorni da quel termine e dopo cinque dalla morte di Sissy.
A cura di Angela Marino
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Tracce biologiche sulla pistola che ha ucciso Sissy. Nel corso degli esami forensi sulla Beretta calibro 9 in dotazione all'agente penitenziaria morta lo scorso 12 gennaio, dopo due anni di calvario, sono state rinvenute tracce di materiale biologico. Al momento non è dato sapere se si tratti di materiale ematico appartenente alla stessa Sissy o di tracce di altra natura che potrebbero non appartenere a lei. Si tratta di più elementi rinvenuti sul cane della pistola e sul corpo dell'arma. L'esame, spiega la dottoressa Anna Barbaro, il consulente nominato dalla famiglia per l'esame sull'arma, potrebbe essere compromesso dall'interazione tra il reagente usato per rilevare impronte digitali (non rilevate) e il materiale biologico presente sull'arma. "Non è scontato che da questo materiale sia possibile rilevare il DNA".

Il caso Trovato Mazza

A marzo invece, scadrà il supplemento di indagini di 120 giorni concesso dal gip lo scorso 30 ottobre, quando è stata discussa la richiesta di archiviazione del caso. Nella nuova tranche di investigazioni nel caso aperto per ‘istigazione al suicidio' è stato concesso l'esame delle celle telefoniche e quello del pc in uso all'agente. L'esame del computer portatile di Sissy è stato disposto dal pm Elisabetta Spigarelli lo scorso 17 gennaio, ben sessanta giorni dopo che fosse stato concesso dal gip Barbara Lancieri, e cinque giorni dopo la morte della 29enne.

Impossibile risalire nel dettaglio alla dinamica dei fatti. Lo stesso 1° novembre 2016 l'ascensore dove Sissy è stata trovata in fin di vita è stato ripulito e rimesso e rimesso in funzione, compromettendo in tal modo la possibilità di rilevare impronte e DNA nel luogo dell'evento. Il cellulare della ragazza, invece, è stato ritrovato un giorno e mezzo dopo nell'armadietto del carcere della Giudecca da dove aveva preso servizio quella mattina. Tale particolare è sempre risultato anomalo dal momento che in quella zona dell'istituto il cellulare non c'è segnale del cellulare, mentre il telefono di Sissy quel giorno risulta aver ricevuto regolarmente messaggi e chiamate.

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