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Covid 19

Torino, sgominata la banda del lockdown: 10 indagati, tra cui un minore

In manette la banda del lockdown, che operava a Torino: dieci gli indagati destinatari di provvedimenti cautelari, 8 in carcere tra cui un minore e 2 divieti di dimora. I malviventi agivano in piena notte, riuscendo a compiere anche quattro furti, eludendo i controlli delle forze dell’ordine, grazie a una precisa strategia.
A cura di Annalisa Cangemi
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La banda del lockdown di Torino è stata definitivamente fermata. Riuscivano a compiere anche 4 furti a notte, adottando una precisa strategia per portare a termine i loro colpi, riuscendo a confondere le forze dell'ordine: il piano prevedeva che i criminali agissero prima nell'area industriale a Sud della città, per poi spostarsi e commettere i successivi furti in zone geograficamente molto distanti, ma velocemente raggiungibili nel periodo del blocco dovuto all'emergenza sanitaria.

"Non è pericoloso con il virus andare a rubare? No, è meglio visto che non c'è nessuno in giro e nelle fabbriche…", si dicevano i componenti della banda. In tutta la provincia di Torino oltre 60 Carabinieri del Comando Provinciale di Torino hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip di Torino, su richiesta della locale Procura (gruppo criminalità organizzata, comune e sicurezza urbana) e dell'autorità giudiziaria per i minorenni, nei confronti dei malviventi, tutti di origine bosniaca, presunti responsabili di concorso in furto aggravato e ricettazione.

Dieci gli indagati destinatari di provvedimenti cautelari, 8 in carcere tra cui un minore e 2 divieti di dimora. Tra questi anche due ricettatori, un italiano ed un marocchino, a cui gli autori dei furti si rivolgevano per "piazzare" il materiale trafugato. Le investigazioni, condotte per 4 mesi dai Carabinieri di Torino Oltre Dora, hanno dimostrato l'esistenza di un gruppo criminale che viveva nei campi nomadi dell'hinterland torinese, e che, approfittando anche dell'assenza di mobilità legata al lockdown per l'emergenza coronavirus, setacciavano le aree industriali e commerciali per depredare magazzini di aziende ed il carico di autoarticolati parcheggiati nelle loro adiacenze. 33 i furti documentati dai militari, 20 ai danni di furgoni e autoarticolati, 9 commessi all'interno di aziende e 4 perpetrati rispettivamente in un bar, una stazione di servizio e due associazioni.

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