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Torino, morto Sebastiano Garofalo: era il padre dei cioccolatini Cri Cri

Se n’è andato a Torino a 88 anni Sebastiano Garofalo, l’uomo che rilanciò il Cri Cri, trasformandolo nel tradizionale dolce torinese delle feste. L’azienda ora la portano avanti i tre figli, oltre a Giovanna anche Vito e Margherita.
A cura di Biagio Chiariello
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Si è spento a 88 anni Sebastiano Garofalo. Era il ‘padre’ del Cri Cri, la pralina di cioccolato con all’interno una nocciola tostata e ricoperto di confettini bianchi, divenuti uno dei simboli di Torino e poi diffusisi in tutta Italia. La loro storia inizia nel 1957: Garofalo è in cerca di un confetto particolare per celebrare il suo matrimonio con Maria. Scopre che in un piccolo laboratorio di pasticceria, l’Icaf, si produce questo cioccolatino ricoperto di confettini di zucchero e con al centro una nocciola intera. Se ne innamora appena assaggiato, tanto da decidere di investire e rilanciare l’attività , trasformando il Cri Cri in un appuntamento fisso delle feste torinesi, da Natale a Carnevale. Al suo fianco c’è sempre la moglie Maria. Sono loro a diffonderli in città. Sebastiano li prepara a mano. Uno ad uno. Con grande cura e amore. Oggi a portare avanti il laboratorio di via Cerrione (e la rivendita di corso Moncalieri 204) ci sono i tre figli di Sebastiano Garofalo, che non hanno alcuna intenzione di interrompere il sogno del padre. Insieme hanno ora hanno aperto una vendita online.

La storia dei Cri Cri

I Cri Cri nascono nel 1886, con una ricetta ideata dal confettiere di Torre Pellice Giuseppe Morè, che è rimasta inalterata fino ai giorni nostri. L’Icaf aveva continuato a produrlo ma a Torino, ma poi quel dolce tipico era scomparso, lasciando posto al gianduiotto. Oggi, grazie alla famiglia Garofalo, sono classificati come prodotto agroalimentare tradizionale della Regione Piemonte.

Il funerale di Sebastiano si terrà domani alle 9.45 alla parrocchia Pilonetto

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