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Torino, la denuncia di un papà: “Multa di 400 euro perché ero sotto casa con figlia e cane”

È andato a fare una passeggiata sotto casa con la figlia e il cane, i vicini hanno allertato la polizia e gli è stata fatta una multa di 400 euro. È quanto ha denunciato un papà di Torino, che ha mostrato un verbale non firmato spiegando di non voler pagare perché non avrebbe violato nessuna norma in vigore per contenere i contagi di coronavirus.
A cura di Susanna Picone
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Una breve passeggiata con la figlia e il cane sotto casa che gli costa 400 euro. A denunciare quanto accaduto alcuni giorni fa a Torino, nel pieno dell’emergenza coronavirus, è un uomo che, secondo quanto racconta Repubblica, è stato appunto multato dopo che alcuni vicini avrebbero chiamato la polizia. “Una multa di 400 euro per essere a spasso con mia figlia e il cane mi pare davvero troppo. Anche perché non ho violato nessuna norma. Avevo la mascherina, eravamo a distanza. Sono entrato in un posto dove non c’era nessun divieto di accesso”, ha raccontato Francesco mostrando il verbale non firmato. “Non ho voluto mettere la firma sotto una multa che reputo un abuso. Non solo nei confronti miei, ma di tutti quelli che sono stati multati con me”. Da qui il racconto di quanto accaduto in zona Borgo Vittoria. “Mia figlia voleva prendere una boccata d’aria. Era da me. Sta un po’ con me e un po’ con la mia ex moglie”, ha raccontato spiegando che a un certo punto dalla parte opposta del giardino sono arrivate delle volanti della polizia. Un agente ha chiamato tutti coloro che in quel momento stavano nella zona attorno al giardino dicendogli di andare dal collega per i documenti. “Il fare non era molto gentile”, la denuncia di Francesco.

L’altro poliziotto inizia a redigere verbali. “Non vogliono sentire ragioni, né che ero a spasso con il cane e la bambina, né che ero sotto casa, a 50 metri da casa, né che ero entrato dall’altra parte, dove non c’era nessun nastro bianco e rozzo che vietava l’ingresso. L’agente mi guarda e dice: ci hanno chiamato, dobbiamo fare i verbali. Poi faccia ricorso al prefetto. Non la paghi e faccia ricorso”. Da qui lo sfogo del torinese: “Che senso ha? Solo perché i vicini chiamano, c’è qualcuno intollerante che non vuol vedere gente a sasso con i cani o con i bambini sotto casa, allora devono arrivare a fare le multe?”. Oltre a lui c’erano altre  persone con il cane, e "una coppia di ottantenni che stava buttando l’immondizia". "Anche loro sono stati multati", ha detto ancora spiegando che avrebbe preferito che gli agenti si fossero limitati a consigliare di tornare a casa: “Non eravamo in giro in auto, non eravamo dall’altra parte della città, ma sotto casa. E facevamo cose permesse”.

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