Torino, furto in ospedale: taglia con le tronchesi la fede di un’anziana in coma e la vende

“Credo che la parola vergogna sia il sentimento che tutte le persone civili provano di fronte a episodi simili”: a parlare è il sindaco di Cuorgnè, Beppe Pezzetto, che esprimendo sdegno e incredulità ha commentato un episodio avvenuto nei giorni scorsi in un reparto dell’ospedale della sua città. Un furto compiuto nell’ospedale torinese da un dipendente, che pur di sfilare la fede nuziale a una anziana donna in coma da qualche settimana non ha esitato a usare una tronchesina. Un attrezzo grazie al quale l’addetto-rapinatore è riuscito a tagliare l’anello ma col quale ha anche ferito l’anziana donna, che poi ha avuto bisogno di due punti di sutura. Il rapinatore – si tratta di un operatore sociosanitario di 53 anni in servizio presso l’ospedale di Cuorgnè – è stato poi identificato dai carabinieri della compagnia di Ivrea e denunciato. I militari hanno anche recuperato l'anello rubato che era stato già venduto dal malvivente a un “compro oro” di Cuorgnè.
La figlia dell'anziana ha trovato la donna sanguinante e ha dato l'allarme – Da quanto emerso, i familiari della donna in coma – poi deceduta in ospedale – avevano deciso di non toglierle la fede nuziale che lei portava da decenni e a cui era legatissima. Ad accorgersi del furto era stata la figlia della paziente che, dopo essere tornata al capezzale della madre, aveva notato il suo dito sanguinante. “Si tratta di un episodio gravissimo. Appena riceveremo comunicazioni ufficiali dalle forze dell'ordine procederemo con i provvedimenti del caso”, ha affermato l'Asl To4. Il responsabile del furto in reparto rischia il licenziamento.