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Torino, donna incinta operata al torace senza anestesia per non mettere a rischio la vita del feto

Una 39enne alla diciassettesima settimana di gravidanza colpita da una gravissima infezione polmonare e del torace è stata operata “da sveglia” all’ospedale Molinette di Torino.
A cura di Davide Falcioni
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Una 39enne alla diciassettesima settimana di gravidanza colpita da una gravissima infezione polmonare e del torace è stata operata "da sveglia" all'ospedale Molinette di Torino, evitando così rischi per il feto. È accaduto nei giorni scorsi: dopo aver probabilmente trascurato una polmonite la donna si è recata presso il Pronto soccorso dell’ospedale Mauriziano di Torino, dove è poi stata trasferita nel reparto di Ginecologia dello stesso nosocomio, dove è avvenuta la diagnosi di empiema pleurico: una raccolta infetta formatasi tra il polmone e la parete del torace, molto resistente alle normali terapie antibiotiche. L’unica possibilità di cura era un intervento chirurgico, ma con il rischio di mettere in pericolo il nascituro. Tuttavia, grazie alle moderne tecniche chirurgiche ed anestesiologiche applicate presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, è stato effettuato l’intervento con la paziente sveglia (awake surgery, “chirurgia da sveglio”), evitando i rischi per la gravidanza.

L'intervento chirurgico a cui è stata sottoposta la donna non avrebbe presentato particolari complicazioni in condiziono normali, ma devono essere eseguiti in anestesia generale, con potenti farmaci molto rischiosi da somministrare ad una persona incinta, per il rischio di gravi conseguenze sul feto o di aborto. L’empiema pleurico, se non sottoposto al pronto trattamento chirurgico, avrebbe tuttavia potuto portare alla sepsi, ovvero la diffusione dell’infezione in tutto il corpo, un quadro potenzialmente letale. Per questo i medici hanno dovuto ricorrere alla "chirurgia da sveglia". Dopo essere stata stabilizzata, la paziente è stata  trasferita presso il reparto di Chirurgia toracica universitaria dell’ospedale Molinette (diretto dal professor Enrico Ruffini).

Qui, in collaborazione con l’Anestesia e Rianimazione universitaria (diretta dal professor Luca Brazzi), è stato possibile pianificare ed eseguire l’intervento chirurgico a paziente sveglia, annullando i rischi per la gravidanza, legata all’anestesia generale. La chirurgia toraco-polmonare eseguita in anestesia locale e sedazione, senza anestesia generale e ventilazione meccanica, detta awake surgery, “chirurgia da sveglio” fa parte dell’expertise del reparto diretto dal professor Ruffini, e consente di sottoporre pazienti ad alto rischio a procedure chirurgiche da cui sarebbero altrimenti esclusi per via dell’elevato rischio anestesiologico. L’intervento è stato eseguito con successo dal dottor Paraskevas Lybéris, dal professor Enrico Ruffini, dal dottor Francesco Guerrera e dall’anestesista dottor Giulio Rosboch.La grave infezione è stata trattata per via mini-invasiva, evitando la somministrazione dei potenti farmaci che sarebbero stati utilizzati con le tecniche anestesiologiche classiche, potenzialmente dannosi per il feto.

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