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Torino, Carmen De Giorgi uccisa a coltellate, il fratello: “Pagherai per quello che hai fatto”

La rabbia del fratello di Carmen De Giorgi, uccisa a coltellate la scorsa notte in un bar a Luserna San Giovanni, nel Torinese, affidata a un post condiviso sul proprio profilo Facebook: “Pagherai per quello che hai fatto, e spero il buon Dio che non ti incontrerò mai”, ha scritto l’uomo riferendosi all’assassino della sorella. La 44enne, mamma di una figlia adolescente, è stata accoltellata a morte per aver rifiutato le avances del suo assassino.
A cura di Chiara Ammendola
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"Pagherai per quello che hai fatto, e spero il buon Dio che non ti incontrerò mai", così il fratello di Carmen De Giorgi in un post pubblicato sul proprio profilo Facebook all'indomani dell'omicidio della sorella. Parole rivolte all'assassino, il 34enne Hounaifi Mehdi, che ora si trova in carcere a Torino con l'accusa di omicidio. I carabinieri di Pinarolo lo hanno fermato a pochi metri dal bar "Primavera" di Luserna San Giovanni, nel Torinese, mentre tentava la fuga.

Non è chiaro in che tipo di rapporti fossero i due né se si conoscessero: l'uomo, come riferito dagli inquirenti a Fanpage.it, avrebbe aggredito Carmen dopo il rifiuto di lei alle sue avances. Almeno secondo quanto raccontato dai testimoni che hanno assistito all'omicidio. Non era presente invece la proprietaria del bar che, in un'intervista rilasciata a Corsera, ha raccontato quanto le hanno riferito: "Ha tolto il coltello dai pantaloni e poi si è scagliato verso Carmen – ha raccontato la donna – che ha colpito con una coltellata, Carmen si è accasciata e l'assassino l'ha colpita di nuovo". Nel suo racconto la donna ha poi spiegato che l'assassino si è poi accanito contro la nipote che e amica della vittima che ha raggiunto con una coltellata alla spalla, infine ha rincorso la terza delle donne presenti la scorsa notte, Simona, raggiunta alle spalle mentre tentava di fuggire.

"Ha detto di essere marocchino e che per questo Allah lo avrebbe protetto", ha concluso la proprietaria del bar. Sarà anche la testimonianza delle due amiche di Carmen ad aiutare i carabinieri nella ricostruzione dell'omicidio che ha scosso la piccola comunità di Luserna dove Carmen viveva con la figlia adolescente. La conoscevano tutti, la chiamavano Caterpillar per la sua allegria, per la sua capacità di sorridere anche se le cose non andavano troppo bene, come ha raccontato su Facebook un'amica della 44enne che aveva avuto una vita difficile ma che amava vivere e la cui vita è stata spezzata in una notte di ottobre.

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