Torino, accoltellato in fabbrica torna e lo licenziano: “Non può più lavorare per noi”
Era il 19 dicembre del 2022, Sanjay Mensa, operaio di 44 anni di Pinerolo, stava lavorando nella fabbrica Tama Aernova nel comune torinese, quando fu accoltellato alle spalle da un collega che soffre di schizofrenia.
Un gesto con gravissime conseguenze per l'uomo. Sia dal punto di vista della salute, sia da quello lavorativo. Al suo ritorno in fabbrica infatti, l’operaio ferito, padre di 4 figli, è stato anche licenziato: il colpo subito ha provocato in Sanjay un’invalidità del 16% per via di una lesione al midollo spinale.
E la sua azienda ha stabilito che per lui non ci sono più mansioni da svolgere, anche e soprattutto dal momento che non può sollevare carichi superiori ai 5 chili, oppure usare la scala.
Ora l'azienda, per cui lavoro da 15 anni, che ha assunto il mio aggressore, con problemi psichici e con cui io non ho mai avuto da dire, che investe sul sociale, sta lasciando a casa un padre di famiglia con 4 figli perché "Le lesioni che ha riportato hanno provocato l’impossibilità di eseguire le mansioni e non ci sono altri compiti che lui potrà svolgere", lamenta il 44enne.
Mensa ha deciso di rivolgersi alla Cgil di Pinerolo per tutelare i suoi diritti. “Tutto risponde a quel principio che guarda solo al profitto e non alla risorsa umana – spiega Simona Petriello dell’ufficio vertenze della Cgil al Corriere -. Oggi Sanjay non serve più alla produzione. Riteniamo inaccettabile questo comportamento. Tuteleremo la posizione di Sanjay Mensa”.
Per il 6 dicembre è stato fissato un incontro tra i legali di Sanjay Mensa e l’azienda, he si è riservata di commentare il caso solo per quella data.