video suggerito
video suggerito

“Toccami qua” e violenta la nipotina di 8 anni: a processo il compagno 75enne della nonna a Bologna

L’uomo, oggi 82enne, avrebbe approfittato più volte della bimba mentre erano a casa. Si parla di baci forzati, palpeggiamenti e richieste alla piccola di toccarlo nelle parti intime. E anche di bigliettini che l’uomo avrebbe fatto avere alla bambina, secondo la procura di Bologna. Il processo è ora alle battute finali, l’anziano risponde di violenza sessuale aggravata.
A cura di Biagio Chiariello
750 CONDIVISIONI
Immagine

Un incubo iniziato quando aveva soltanto otto anni e proseguito per oltre dodici mesi. È questa la ricostruzione della procura di Bologna sul caso che vede imputato un uomo oggi 82enne, accusato di aver abusato ripetutamente della nipote acquisita, figlia della compagna. I fatti contestati risalgono al 2018, quando l’indagato, allora 75enne, frequentava abitualmente l’abitazione della donna e spesso vi trascorreva la notte.

Secondo quanto emerso in aula, le violenze si sarebbero consumate nel salotto dell’appartamento, in momenti in cui la nonna e il fratellino della piccola si trovavano in un’altra stanza. Atti rapidi ma ripetuti, che – sempre stando all’accusa – consistevano in baci forzati, palpeggiamenti e richieste alla bambina di toccarlo nelle parti intime. Una dinamica resa possibile dalla costante presenza dell’uomo in casa, che avrebbe trovato molte occasioni per approfittare della situazione senza destare sospetti.

Per anni la bambina ha taciuto. Solo quando è diventata più grande ha trovato il coraggio di raccontare tutto ai genitori, che a loro volta hanno sporto denuncia ai carabinieri. Da lì l’apertura dell’inchiesta, culminata con la richiesta di rinvio a giudizio nel giugno 2023.

Il procedimento è ora alle battute finali. In aula il pubblico ministero Giampiero Nascimbeni, su delega del titolare Luca Venturi, ha chiesto quattro anni di reclusione per l’imputato, che deve rispondere di violenza sessuale aggravata dall’età particolarmente giovane della vittima. La sentenza è attesa entro la fine del mese. La ragazza, oggi adolescente, si è costituita parte civile attraverso il proprio legale.

A rendere ancora più inquietante il quadro ci sarebbero alcuni bigliettini che l’uomo avrebbe fatto avere alla bambina. Frasi scritte a mano in cui diceva di volerle bene, di provare attrazione per lei, di desiderare baci. La maggior parte di quei messaggi sarebbe andata perduta, ma uno in particolare è rimasto agli atti: in esso l’anziano chiede scusa, ammette di essersi comportato in modo sbagliato e dichiara di essersi pentito per quanto scritto.

Col passare degli anni avrebbe persino tentato di farle recapitare un’ulteriore lettera, ma la giovane – che nel frattempo aveva trovato la forza di rifiutare ogni contatto – non l’ha mai voluta leggere.

750 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views