Terremoto, nuova scossa nella notte in provincia di Campobasso

Continuano le scosse di terremoto in Molise: alle 2 e 7 minuti della scorsa notte se ne è registrata una di magnitudo 3, con epicentro sempre vicino a Montecilfone, in provincia di Campobasso. Sono circa 190 i terremoti localizzati nell'area dal 14 agosto, di cui 22 di magnitudo uguale o superiore a 2, il più forte dei quali di magnitudo 5.1 alle 20:19 del 16 agosto. La scossa della scorsa notte non ha causato nuovi danni.
L'amministrazione comunale ha reso noto ieri che sono tredici le abitazioni private rese inagibili a Montecilfone dai terremoti del 14 e 16 agosto: tutte le case danneggiate sono dislocate in via IV Novembre, in paese, nella zona del serbatoio comunale, anch'esso non agibile. Due giorni fa il serbatoio è stato chiuso perché lesionato e le famiglie sono rimaste senz'acqua. Ieri il flusso idrico è tornato nelle abitazioni per un collegamento diretto con la diga del Liscione bypassando il serbatoio comunale. Nel frattempo prosegue il monitoraggio degli immobili lesionati anche se la paura resta e le famiglie preferiscono restare fuori casa, nelle tende allestite in paese dalla Protezione Civile.
Secondo i tecnici dell'INGV la sequenza sismica degli ultimi giorni è dovuta all'attivazione di più faglie dopo la scossa del 14 agosto. Ipotesi suggerita dalla distribuzione delle centinaia di scosse registrate nella zona di Campobasso nell'ultima settimana. "Al momento si tratta di un'ipotesi di lavoro, per verificare la quale servono ulteriori dati", ha precisato il presidente dell' Ingv, Carlo Doglioni. "Questa zona – è stato precisato in un comunicato diramati sabato – è poco conosciuta dal punto di vista sismico per una limitata documentazione della sismicità storica. Vogliamo precisare che la faglia che sta scatenando i terremoti nelle ultime ore si trova a circa 10/15 chilometri più a Nord di quella che provocò il sisma di San Giuliano di Puglia, pur avendo caratteristiche simili".