Terremoto, nonna Peppina torna nella sua casetta di legno: nuova proroga allo sfratto

È subito tornata nella sua casetta di legno a Moreggini di San Martino di Fiastra (Macerata) la signora Giuseppa Fattori, la terremotata novantacinquenne da tutti conosciuta come “Peppina”, che sabato aveva lasciato la sua casa perché il primo ottobre sarebbe scaduta la proroga di 15 giorni del sequestro della struttura, disposto dalla Procura di Macerata che ipotizza un abuso edilizio. Convinta dai suoi familiari, in lacrime nonna Peppina era stata costretta a “mollare” e andare via. Poi però è arrivata una nuova proroga allo sfratto. “La notifica di un'ulteriore proroga fino al pronunciamento del Tribunale del Riesame, che si riunirà il 6 ottobre – ha spiegato la figlia dell’anziana, Gabriella Turchetti – è arrivata ieri sera, quando mia madre era già qui con me a Castelfidardo. Lei sarebbe ripartita subito, ma noi eravamo stanchi e abbiamo rinviato a questa mattina”. La figlia ha ammesso che sua madre Peppina “è molto contenta, è come se avesse messo il turbo”, anche se sa che nel caso il Riesame bocci il suo ricorso avrà 24 ore di tempo per lasciare la sua casetta costruita dopo il terremoto.
"Sono molto felice di essere tornata" – “Grazie, grazie a tutti. Sono molto felice di essere tornata – ha detto la stessa signora davanti alle telecamere di “Domenica Live” – soprattutto perché c'è anche mio nipote che è venuto da Roma per festeggiare con me la festa dei nonni in programma domani. Oggi sto meglio di ieri – ha raccontato ancora l’anziana terremotata – perché quando mi hanno sfrattata ero molto triste”. La battaglia della signora Peppina, che ha chiesto di morire nella sua casa e nella sua terra, è diventata un caso nazionale tanto che un centinaio persone – tra comitati di terremotati, gente comune, e qualche esponente di forze politiche – l'hanno raggiunta per testimoniarle solidarietà.