Un bimbo a Papa Francesco: “I miei lavorano di domenica”. E lui li telefona

Un bambino di 7 anni della provincia di Venezia ha scritto una lettera a Papa Francesco, forse convinto che il Pontefice avesse la possibilità di risolvere il suo problema. Una lettera che, tra tante altre, è stata consegnata al Papa durante la sua visita ad Assisi e all’interno della quale il piccolo raccontava la sua vita, in particolare spiegava a Bergoglio perché ogni domenica è costretto ad andare a messa solo e a restare senza i suoi genitori. Quei genitori entrambi commessi in un centro commerciale e che dunque lavorano anche nei giorni di festa. Una lettera che deve aver intenerito Papa Francesco che, qualche giorno fa, ha alzato di nuovo la cornetta e ha telefonato al papà del piccolo veneziano, rappresentante del gruppo “Domenica No Grazie”. Di questa telefonata ne parlano oggi i quotidiani locali: lo squillo del Pontefice ha raggiunto la casa dei genitori del bambino una mattina di qualche giorno fa.
La telefonata tra il Papa e il papà del bambino – A rispondere è stato proprio il papà che – ha raccontato – dall’altro capo ha trovato qualcuno che a nome del Vaticano chiedeva conferma delle sue generalità. Appurato che l’uomo era chi doveva essere, il commesso ha avuto la possibilità di parlare direttamente col Pontefice. Il contenuto della conversazione, come accaduto anche in altri occasioni, resta una confidenza ma l’uomo ha comunque spiegato che il Pontefice gli avrebbe detto di essere rimasto colpito dalla lettera del bambino e gli avrebbe consigliato di pregare per Gesù, che è sempre dalla parte delle famiglie. Dopo aver parlato con il Papa, il commesso veneziano è stato nuovamente contattato dal Vaticano: “Mi hanno assicurato – ha detto ancora – che l’ufficio di competenza si sta muovendo con il Governo italiano per trovare una rapida soluzione per non compromettere le famiglie e il commercio”.