Tatiana Tramacere chiude i profili social dopo gli insulti. Stasera a “Chi l’ha visto”: “Scusatemi tutti”

“Chiedo scusa a tutti: alla mia famiglia, alle forze dell’ordine, a ogni cittadino di Nardò”. Queste le parole di Tatiana Tramacere, la 27enne di Nardò scomparsa per undici giorni e ritrovata il 4 dicembre nell’abitazione di un amico, a Chi l’Ha Visto? nella puntata di stasera, 10 dicembre. La trasmissione Rai ha condiviso su Instagram un frame dell’intervista, anticipando le scuse della giovane.
Dopo la vicenda, Tatiana ha deciso di chiudere tutti i propri profili social a causa dell’ondata di insulti ricevuti online. Su Facebook, dove contava circa 9.000 follower, i commenti continuano a comparire sotto vecchi post, mentre il suo account Instagram, insieme a quelli legati ai nickname “Cacciatrice di emozioni” e “Parole in evoluzione”, è stato completamente rimosso.
Nei giorni della scomparsa, i follower avevano seguito con apprensione le sue parole, pubblicate soprattutto su Instagram appunto, dove Tatiana si raccontava e definiva se stessa “una donna fatta di troppi pensieri”. Poesie e pensieri, che avevano alimentato l’ipotesi di un allontanamento volontario, si sono trasformati in oggetto di accanimento sui social: minacce e commenti offensivi hanno spinto la giovane a interrompere ogni contatto con i follower.
La famiglia, tramite il legale, ha confermato che non presenterà denunce nei confronti di Dragos Ioan Gheormescu, l’uomo che l’ha ospitata durante l’assenza. La Procura di Lecce prosegue comunque gli accertamenti. Il cellulare del 27enne, acquisito dagli investigatori, resta sotto sequestro per le verifiche del caso.
Il cugino Lorenzo Tramacere ha espresso il dolore della famiglia: “È così tremendamente facile odiare qualcuno che non si conosce… Nessuno ha il diritto di inventare, giudicare o puntare il dito. Tatiana è fragile, giovane, confusa, e merita rispetto”.
Questa sera, durante la diretta da Nardò, la trasmissione di Federica Sciarelli "Chi l’Ha Visto?" mostrerà ulteriori testimonianze inedite sulla vicenda, mentre Tatiana, per proteggersi dall’odio virtuale, ha scelto il silenzio e la privacy.