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Taranto, morto di leucemia a 17 anni: al via processo di beatificazione per Pierangelo Capuzzimati

Tra due giorni prenderà il via solennemente il processo di beatificazione di Pierangelo Capuzzimati, 17enne tarantino morto di leucemia nel 2008 dopo aver affrontato la malattia con estrema dignità e come occasione per meditare ancora di più e per sentire Gesù “come un vero amico”.
A cura di Davide Falcioni
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Monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, presiederà venerdì 10 gennaio l'apertura solenne della prima sessione del processo di beatificazione e canonizzazione di Pierangelo Capuzzimati, diciassettenne laico della diocesi nativo di Faggiano morto nel 2008 a causa di una leucemia. Il giovane ha interpretato la malattia come un'occasione per meditare ancora di più e per sentire Gesù "come un vero amico". Il 26 aprile di due anni fa la Santa Sede ha concesso il nulla osta per avviare la sua causa di beatificazione e canonizzazione. I resti mortali di Pierangelo riposano nel cimitero cittadino di San Giorgio Jonico.

"La vita di Pierangelo, del suo abito virtuoso, può contribuire a mantenere vivo – spiega il sacerdote Cristian Catacchio, postulatore della causa di Beatificazione e Canonizzazione – il suo spirito di amore alla Chiesa ed è di esempio e modello ai giovani di oggi, che spesso non hanno ideali validi per dare un senso alla propria vita". L'inizio  del processo di beatificazione "consiste nella conferma e nel giuramento dei membri del Tribunale, che giurano di adempiere fedelmente il loro compito. Da questo momento in poi – spiega Catacchio – saranno ascoltati i testimoni che daranno la loro testimonianza sulla Fama di Santità del Servo di Dio Pierangelo Capuzzimati e sulla eroicità delle Virtù Teologali e Cardinali".

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