Svolta nell’omicidio di Umberto Prinzi, presi i killer dell’assassino della trans Valentina

A più di tre mesi dall'omicidio è arrivata un'importante svolta nel caso legato alla morte di Umberto Prinzi: il 47enne, noto per aver ucciso a sua volta nel 1995 la sua ex compagna, la transessuale Valentina, era stato trovato senza vita su una collina di Moncalieri, in un boschetto ai margini di strada Santa Brigida, a Torino, con un colpo di pistola alla nuca lo scorso 14 dicembre. Dopo settimane di indagini incessanti, i carabinieri del nucleo Investigativo del capoluogo piemontese hanno arrestato due persone. Si tratta di due uomini di 47 e 51 anni. Al momento gli inquirenti sono al lavoro per cercare di capire quale fosse il legame tra i tre, ma tenderebbero ad escludere come movente una vendetta legata al passato.
Prinzi, infatti, a metà degli anni Novanta uccise la sua ex compagna, la transessuale Valentina, al secolo Cosimo Andriani, strangolandola durante un litigio. Nascose il cadavere in un sacco, gettandolo in una scarpata nelle Valli di Lanzo. Dopo aver fatto ritrovare il corpo e aver ammesso le sue responsabilità è stato arrestato nel 2007 ed è rimasto in carcere fino al 2017 per scontare la sua condanna. Una volta fuori, si era inserito in un giro di compravendita di auto usate. Ma gli affari sarebbero finiti male e sarebbe proprio questo il motivo alla base del suo omicidio, un possibile regolamento di conti terminato con due colpi di pistola alla nuca. I carabinieri coordinati dal pm Laura Longo sono riusciti a risalire all'identità dei due presunti killer dopo aver ritrovato l'auto nera della vittima, al cui interno vi erano tracce di sangue. Prinzi, secondo i carabinieri, sarebbe stato ucciso proprio mentre era seduto sul sedile della sua Delta nera.