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Superati i 10mila contagi: sono numeri che non si vedevano da maggio

Sono 10.172 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore in Italia. L’ultima volta che è stata superata la soglia dei 10mila casi era l’8 maggio.
A cura di Chiara Ammendola
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Sono 10.172 i contagi da Covid-19 registrati oggi in Italia che, per la prima volta in sei mesi, torna a superare quota diecimila in 24 ore. L'ultima volta che il nostro Paese ha superato quella cifra era lo scorso 8 maggio quando sono stati registrati 10.176 casi. Il tasso di positività in quel caso era del 3% su una base di 338.436 tamponi effettuati, il bollettino di oggi invece mostra una percentuale di positività del 1,9 con un balzo dello 0,8% rispetto a ieri e 537.765 tra tamponi e test antigenici effettuati.

L'Europa unica area in cui è cresciuto il numero di morti

Numeri che riportano la pandemia indietro di mesi e che collocano l'Italia nel vortice della nuova ondata Covid che ha investito l'Europa che ad oggi, come denunciato anche dall'Oms, l'Organizzazione Mondiale per la Sanità, è l'area che preoccupa maggiormente, non solo per quanto riguarda i contagi ma anche per quanto riguarda i decessi da Covid-19: il numero di morti per Coronavirus in Europa è cresciuto del 5% nell'ultima settimana, rendendola l'unica regione al mondo dove c'è stato un aumento della mortalità. In Italia questi dati sembrano per fortuna differenziarsi: se lo scorso 8 maggio con 10.176 contagi i decessi registrati erano 224, oggi con solo quattro nuovi casi in meno, i morti per Covid-19 sono stati 72. Merito della campagna di vaccinazione che prosegue a ritmi sostenuti: ad oggi sono infatti 45.521.038 le persone che hanno ricevuto la seconda dose o il vaccino monodose pari all'84,28% della popolazione vaccinabile.

Le regioni a rischio zona gialla

Nonostante l'aumento dei contagi al momento tutte le regioni italiane sono in zona bianca, anche se si ricomincia a parlare di rischio zona gialla per alcune aree e influire sui parametri decisioni sull'eventuale passaggio in una fascia di rischio più alta c’è l’occupazione dei posti letto in ospedale la cui soglia critica è del 10% per quanto riguarda le terapie intensive e del 15% per quanto riguarda i reparti ordinari. Secondo i dati Agenas aggiornati al 16 novembre, al momento la regione con la situazione peggiore è il Friuli-Venezia Giulia che rischia un passaggio in zona gialla: qui la percentuale di ricoverati positivi in terapia intensiva rispetto ai posti disponibili è del 14%, nei reparti ordinari del 13%. Male anche la Provincia autonoma di Bolzano, dove le terapie intensive sono occupate al 9% e i reparti ordinari al 14%.

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