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Suicidio Maura Viceconte, una tragedia con tante domande

La morte della maratoneta Maura Viceconte ha sconvolto il mondo dello sport. La 51enne capace di scrivere nella sua carriera pagine importanti di storia dell’atletica si è tolta la vita impiccandosi nella sua abitazione a Chiusa San Michele in provincia di Torino. Familiari e amici non riescono a darsi pace per una tragedia inspiegabile, con l’ex atleta che solo due mesi fa aveva presentato un docufilm sulla sua carriera, e sulla battaglia vinta contro il cancro.
A cura di Marco Beltrami
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La morte della maratoneta Maura Viceconte ha sconvolto il mondo dello sport. La 51enne capace di scrivere nella sua carriera pagine importanti di storia dell'atletica si è tolta la vita impiccandosi nella sua abitazione a Chiusa San Michele in provincia di Torino. Familiari e amici non riescono a darsi pace per una tragedia inspiegabile, con Maura Viceconte che dopo una vita dedicata alla sua passione per la maratona era riuscita a vincere una lunga battaglia contro un carcinoma maligno al seno, gettandosi alle spalle un periodo difficile contraddistinto anche dalla separazione e da diversi lutti. Due mesi fa poi, la presentazione di un docufilm sulla sua vita. Un'occasione in cui si era mostrata serena e sorridente.

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Morte Maura Viceconte, confermata ipotesi suicidio

Una domenica estremamente triste per lo sport azzurro. A soli 51 anni è morta Maura Viceconte, stella della maratona azzurra tra gli anni '90 e primi anni 2000.  Nella giornata di ieri, i familiari preoccupati per l'assenza di notizie, hanno avvertito i carabinieri. Questi ultimi hanno trovato il corpo dell'ex atleta nella sua casa a Chiusa San Michele in Val di Susa. Confermate le indiscrezioni della stampa locale, con la Viceconte che si è tolta la vita impiccandosi. Lascia un figlio di 8 anni.

La carriera di Maura Viceconte e la battaglia contro la malattia

Maura Viceconte ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'atletica azzurra moderna. La maratoneta, bronzo agli Europei di Budapest 1998, la piemontese è stata primatista assoluta della distanza e ancora detiene il record italiano dei 10.000 metri. E' stata la Fidal a dare la notizia raccontando dei tanti successi di quella che è stata una  "figura di notevole rilievo nel panorama fondistico nazionale ed internazionale". Tra le vittorie della Viceconte significative quelle a Venezia, Montecarlo, Carpi, Roma, Vienna (quando corse in 2h23:47, al tempo la cifra del record nazionale), Praga e Napoli. Terminata la carriera agonistica, l'ormai ex atleta ha dovuto affrontare un periodo difficile contraddistinto dalla separazione, da una serie di gravi lutti familiari e dalla malattia. Una battaglia quella contro il carcinoma al seno risoltasi nel migliore dei modi per la Viceconte.

Il docu-film sulla sua vita e le tante domande sul suicidio

Per raccontare la sua esperienza  Maura Viceconte solo due mesi, fa aveva promosso un docufilm sulla sua vita dal titolo "La vita è una maratona – La corsa il modo di vivere", che le aveva permesso di tornare a confrontarsi con amiche e avversarie del tempo. Un'occasione in cui l'ex maratoneta, si era dimostrata serena ed entusiasta del suo progetto e della possibilità di condividere le sue emozioni. In quell'occasione, come riportato da Gazzetta.it dichiarò: "Ora che il progetto è concluso vorrei che questo racconto possa diventare uno stimolo e una spinta per i giovani a intraprendere la strada della corsa e dello sport in generale. Inoltre è anche un modo per ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto negli anni d’oro". Un modo di gettarsi alle spalle dunque gli anni difficili della malattia per tornare a sorridere e condividere. Una situazione che inevitabilmente non può che alimentare tantissime domande sui motivi che l'hanno portata al suicidio.

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