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Suicida a 15 anni ad Ancona, il papà: “Nozze combinate? Era solo una bambina. Vogliamo la verità”

Parla il papà della 15enne morta suicida ad Ancona nel giorno del rito funebre: “Non c’era nessun matrimonio combinato, mia figlia era una bambina”. L’avvocato: “Non c’erano particolari tensioni in casa, è una famiglia allargata”.
A cura di Ida Artiaco
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"Non c'era nessun matrimonio combinato, mia figlia era una bambina". Ha risposto così ai cronisti presenti ieri ad Ancona il papà della ragazza di 15 anni, originaria del Bangladesh, morta suicida giovedì scorso, tre giorni dopo essersi gettata da terzo piano dell'abitazione dove viveva con la famiglia in via Capodistria. La Procura ha anche aperto un fascicolo d'inchiesta in cui proprio il papà della giovane risulta indagato per istigazione al suicidio.

Ieri l'uomo è stato raggiunto dalla stampa all'esterno della camera mortuaria dell'Ospedale Torrette dove è stato dato un ultimo saluto alla quindicenne, a quasi una settimana esatta dal tragico gesto. Presenti un centinaio di persone, soprattutto bengalesi. Anche il fratello si è rivolto con durezza ai giornalisti: "Non sappiamo nemmeno noi cosa è successo e vogliamo la verità. Nella nostra comunità – ha sottolineato – c'è anche gente cattiva, che ha detto cose brutte di mio padre, non sono belle persone quelle. La Procura indaga sì, ma poi bisogna vedere se è vero quello che dicono. Se non è vero, cosa succede? Per noi ora è il momento del dolore, che non auguriamo a nessuno di provare, nemmeno al nostro peggiore nemico".

Anche il legale del padre, l'avvocato Jacopo Casini Ropa, è intervenuto: "Non c'erano particolari tensioni in casa, è una famiglia allargata e non c'era una situazione di particolare tensione. Nemmeno loro si capacitano di quanto successo. Oggi questa ragazzina è figlia di tutti, in un momento di grande dolore".

Nei giorni scorsi era emersa l'ombra del matrimonio combinato. Alcuni dei vicini della famiglia, che è di religione islamica, avevano riferito agli inquirenti di frequenti litigi tra la ragazza e il padre perché lei pare non amasse indossare il velo, il quale, sospettava ancora la Procura, sarebbe stato anche in procinto di organizzare un viaggio in Bangladesh dove la famiglia sarebbe rimasta per tre mesi. Ma 15enne, che frequentava il primo anno di una scuola professionale, non voleva tornare al suo paese.

Inoltre, martedì scorso, il giorno dopo che si è gettata dal balcone di casa, la ragazza pare che avesse in programma una visita ginecologica all’ospedale Salesi ma non sarebbe stata contenta di andarci. Ma non si sa altro. Per questo, si è parlato anche di una possibile gravidanza indesiderata, che però non è stata confermata.

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