Stupri Rimini: i ragazzini minorenni complici di Butungu condannati a 9 anni e 8 mesi

Nove anni e otto mesi di carcere. È stata confermata anche in appello la condanna per i tre giovani imputati per gli stupri e le violenze avvenuti la scorsa estate a Miramare di Rimini. Si tratta di tre minorenni, due fratelli marocchini di quindici e diciassette anni e un nigeriano di sedici, ritenuti complici del “capo” ventenne Guerlin Butungu. Il gruppo formato da Butungu e dai tre minorenni la notte del 26 agosto dello scorso anno violentò una turista polacca, picchiò il fidanzato connazionale e poi abusò anche di una prostituta transessuale peruviana. Del processo in appello per i tre minorenni e della sentenza, in abbreviato, dà notizia la stampa locale riminese. I tre ragazzi furono fermati pochi giorni dopo gli stupri di Rimini nel Pesarese, dove risiedevano. L’unico maggiorenne del gruppo, invece, fu intercettato su un treno a Rimini diretto alla frontiera. A confessare per primi le loro responsabilità erano stati i due minorenni marocchini, poi era scattata la caccia all’altro minore nigeriano e al congolese maggiorenne. A inchiodare i tre minori, oltre alle testimonianze delle vittime, c’erano anche i fotogrammi di alcune telecamere a circuito chiuso nei quali si vede il gruppo aggirarsi nei dintorni dei luoghi in cui vennero commesse le aggressioni. Dopo gli arresti tutti i membri del gruppo si sono accusati a vicenda.
Il capo della banda in attesa dell’appello – La sentenza di primo grado per i tre minorenni è arrivata lo scorso febbraio dopo quella per il ventenne congolese, che in primo grado a Rimini è stato condannato a sedici anni di reclusione. Una pena severa nonostante il processo con rito abbreviato, col Gup del Tribunale di Rimini che ha imposto al congolese una condanna maggiore di quella richiesta dagli stessi pm che rappresentavano l'accusa. Butungu è ora in attesa del processo d’appello.