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Stupri Rimini: condanna a 9 anni e 8 mesi per i tre minorenni del branco

I due fratelli marocchini di 15 e 17 anni e il nigeriano di 16 anni sono stati ritenuti responsabili di tutte le violenze di cui erano accusati. Per gli stessi reati già condannato il 20enne congolese Guerlin Butungu.
A cura di Antonio Palma
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Nove anni e otto mesi di reclusione, è questa la sentenza di condanna emessa dal giudice in primo grado per i tre minorenni accusati delle brutali violenze sessuali avvenute a Rimini nell'agosto scorso. I tre erano accusati di aver fatto parte del branco durante quella orribile notte di scorribande del 26 agosto insieme al 20enne congolese Guerlin Butungu, considerato il capo del gruppo è già condannato a 16 anni nel novembre scorso da un tribunale ordinario. Vista la loro minore età infatti, i tre ragazzini, tutti stranieri, sono stati giudicati in un processo a parte presso il  Tribunale per i minorenni di Bologna.

I tre condannati sono due fratelli marocchini di 15 e 17 anni e un nigeriano di 16, tutti ritenuti sodali a Butungu col quale però dopo l'arresto si sono rinfacciati a vicenda le violenze. Al termine della sua requisitoria durante l'udienza, che si svolgeva con rito abbreviato e a porte chiuse, il procuratore per i minorenni di Bologna, Silvia Marzocchi, che sosteneva l'accusa, aveva chiesto per i tre pene più severe pari a 12 anni di carcere ciascuno. Il Pm aveva chiesto il riconoscimento delle attenuanti generiche per i tre imputati ma la condanna per tutti gli otto i capi di imputazione contestati.

Il Gup di Bologna Luigi Martello, dopo meno di un'ora di camera di consiglio, però è stato più clemente e  ha inflitto ai tre 9 anni e 8 mesi di reclusione. I due fratelli marocchini e il ragazzino nigeriano sono stati ritenuti responsabili di tutte le violenze di cui erano accusati: tra queste quelle più brutali sono quella ai danni di una coppia polacca, con lo stupro della turista e le botte al connazionale, e la violenza sessuale ai danni di una prostituta trans peruviana avvenuta poco dopo. Diverse infatti erano state le violenze messe in atto dal gruppo che quella sera rapinò e picchiò diversi passanti arrivando inoltre a rendersi protagonista di un'aggressione ad un'altra coppia, avvenuta  nei giorni precedenti.

Durante la lettura della sentenza di condanna, i tre giovani imputati non avrebbero avuto reazioni particolari, probabilmente preparati dai difensori alla prospettiva di restare in carcere. Prima di entrare in aula, infatti, l'avvocato Marco Defendini, difensore dei due fratelli, aveva dichiarato che si tratta di "un processo sulla pena, perché sulla responsabilità c'è poco da dire".  "Hanno capito cosa hanno commesso. Stanno seguendo entrambi la scuola all'interno del carcere e si aspettano una pena esemplare per questi fatti. Poi sanno che per un lungo periodo dovranno stare in carcere, anche in attesa di quello che potrà essere l'appello e la sentenza definitiva" ha dichiarato il legale.

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