Stuprata e drogata dal padre adottivo per 6 anni: la bimba finita nel giro di pedofili a Cuneo

Si è aperto in questi giorni il processo davanti al tribunale di Cuneo (con dibattimento a porte chiuse) nei confronti di un uomo accusato di violenza sessuale su minore nei confronti della figlia adottivo: la bimba aveva solo 11 anni quando l'orco ha cominciato ad approfittarne. Non una volta ma per sei anni. L'uomo però nega tutto. A riportarlo è La Stampa.
Una storia terribile venuta alla luce solo dopo che la vittima – oggi venticinquenne, che vive nel Cuneese – ha scoperto che il padre adottivo sta ripetendo l'orrendo copione con un’altra bambina, figlia di amici di famiglia, imbattendosi in una serie di messaggi con scambio di foto a sfondo sessuale tra l'uomo e piccola. Ha così deciso di raccontare il suo passato, quello di una bimba dalla fanciullezza rovinata.
Oltre al padre sessantaduenne, originario di Borgo San Dalmazzo, padre adottivo della vittima, è finito in manette anche un cinquantenne di Cuneo che ha già patteggiato una pena. Sotto accusa c'è anche una donna piemontese, accusata di aver ‘iniziato' la ragazzina undicenne al consumo di cocaina insieme ad altri giovanissimi. Gli arresti sono stati eseguiti nell'ambito di un'indagine su vasta scala, che ha portato alla luce gravi elementi riguardanti una rete di abusi, episodi di violenza su minori, utilizzo di droga e, in sottofondo, possibili collegamenti con la pedopornografia. Le presunte violenze si sarebbero consumate in una casa del Cuneese e un’altra in valle Stura.
Il filo conduttore di queste drammatiche vicende è il traffico e la distribuzione di cocaina tra minorenni, tra cui l’undicenne finita nel mirino degli abusatori. A rifornire i giovani, anche con crack, sarebbe stata una donna di 48 anni, per lungo tempo residente nel Monregalese e attualmente domiciliata all’estero. Secondo la ricostruzione della Procura, rappresentata in aula dal pubblico ministero Francesca Lombardi, la donna avrebbe iniziato a cedere la droga già nel 2020 all’interno di un’abitazione a Borgo San Dalmazzo. Un anno dopo, nel 2021, sarebbero poi iniziati gli abusi sulla bambina, con episodi contestati a partire dal maggio dello stesso anno.
L’imputata risulta già condannata per reati legati allo spaccio di stupefacenti in un altro procedimento giudiziario, conclusosi dinanzi al tribunale di Cuneo. La sua figura, secondo gli inquirenti, sarebbe stata centrale nel creare un ambiente di degrado e assuefazione che ha favorito ulteriori abusi e reati, aggravando ulteriormente il quadro dell’inchiesta.
Nel corso delle ultime udienze del processo per abusi, sono state ascoltate anche la moglie e le figlie dell'imputato. Tutte hanno preso le difese dell'uomo, dichiarando che le accuse mosse dalla figlia adottiva, nonché loro sorella, sarebbero infondate e frutto di calunnie.