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Studentessa down si laurea con 110 e lode: “Tutti possiamo farcela, ora sogno di aprire un agrinido”

Margherita Campanelli, studentessa 30enne del corso magistrale in Scienze Pedagogiche a Fano, affetta dalla sindrome di Down, ha ottenuto la magistrale in Scienze pedagogiche: “Adesso voglio aprire un agrinido”
A cura di Biagio Chiariello
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"Ho dimostrato di potercela fare e, come me, potrebbero farcela tanti altri ragazzi se troveranno chi crederà in loro e sosterrà il loro cammino". Margherita Campanelli è una ragazza di 30 anni di Fano, affetta dalla sindrome di Down. Da qualche giorno si è laureata ieri alla magistrale di Scienze pedagogiche all’università di Macerata, con una votazione di 110 e una tesi dal titolo ’Il gioco come strumento e pratica inclusiva al nido. Le prospettive e dinamiche educative nello spazio 0-6’.

Margherita, che è anche catechista e capo scout, clown di corsia per rallegrare piccoli e grandi meno fortunati nei reparti ospedalieri, ha dimostrato così la condizione di cui soffre non sia un ostacolo alla realizzazione dei propri sogni. E ora già pensa a come poter utilizzare la sua laurea nel lavoro con i bambini.

Ora il mio sogno è quello di poter realizzare una struttura mia, un agrinido, per dare la possibilità ai bambini di crescere a contatto con la natura, guidati da approcci educativi all’insegna della concretezza e dell’esperienza" ha raccontato al Resto del Carlino

Non è stato semplice, questo è chiaro: "È stato difficile per me, pendolare, conciliare il lavoro, lo studio e la frequenza. Molte difficoltà sono emerse nel momento della pandemia, perché avrei voluto stabilire un contatto e un confronto maggiore con i docenti e i colleghi, ma purtroppo non è stato possibile" dice.

Ma ci sono stati anche tanti bei momenti, in particolare due:

Il primo esame che ho sostenuto con i professori Sani e Stramaglia. È stato un momento molto intenso sul piano dell’apprendimento, ma anche della relazione con loro. E sicuramente il secondo è il momento che sto vivendo ora e quello appena trascorso: la fine del percorso accompagnata dalla mia relatrice, la discussione della tesi e il conseguimento del titolo per cui ho tanto lavorato e che ho tanto sognato".

"Quella di Margherita è una storia straordinaria, generata da una parte da una personale determinazione, dall'altra dalla forza dell'interazione sociale inclusiva – racconta la sua relatrice originaria di Oristano, Francesca Salis, titolare della cattedra di Pedagogia delle disabilità a Macerata – Ora potrà trasmettere a bambini e bambine i valori dell'inclusione in maniera diretta, non solo con la teoria, ma attraverso la sua esperienza incarnata in modo emozionale ed esperienziale".

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