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Streaming illegale, sequestri in tutta Italia: sgominata la “banda del pezzotto”

I centri operativi Sicurezza cibernetica della polizia postale hanno eseguito perquisizioni e sequestri in tutta Italia. L’operazione, denominata ‘Gotha’, ha fatto luce sul 70% di streaming illegale nazionale che coinvolge oltre 900.000 utenti con profitti di milioni di euro al mese.
A cura di Davide Falcioni
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Una vastissima operazione della polizia contro la pirateria audiovisiva, disposta dalla Procura distrettuale di Catania, è stata condotta nelle scorse ore in tutta Italia.

I centri operativi Sicurezza cibernetica della polizia postale hanno eseguito perquisizioni e sequestri su tutto il territorio nazionale nei confronti di appartenenti a un'associazione per delinquere di carattere transnazionale. L'operazione, denominata ‘Gotha‘, ha fatto luce sul 70% di streaming illegale nazionale che coinvolge oltre 900.000 utenti con profitti di milioni di euro al mese.

L'operazione è scattata alle prime ore dell'alba: l'associazione per delinquere aveva "agganciato" quasi 1 milione di utenti (900.000).  I poliziotti sono intervenuti ad Ancona, Avellino, Bari, Benevento, Bologna, Brescia, Catania, Cosenza, Fermo, Messina, Napoli, Novara, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Siracusa, Trapani, L’Aquila e Taranto.

Stando a quanto emerso nel corso delle indagini l'associazione criminale era organizzata in modo gerarchico, con ruoli distinti e ben precisi (capo, vice capo, master, admin, tecnico, reseller), i cui vertici erano distribuiti sul territorio nazionale ed all'estero in Inghilterra, Germania e Tunisia.

Alcuni degli indagati, malgrado conducessero uno stile di vita particolarmente agiato grazie ai proventi illeciti, erano "privi di reddito e di proprietà mobiliari ed immobiliari", grazie all'essere invisibili al fisco, diversi percepivano il reddito di cittadinanza.

Numerosi titoli di reato per cui – a vario titolo – sono indagate complessivamente 70 persone: diffusione di palinsesti televisivi ad accesso condizionato, riciclaggio, trasferimento fraudolento di beni, sostituzione di persona, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, falsificazione di strumenti di pagamento ma anche abusivo ad un sistema informatico, ma anche "truffa, ricettazione, spaccio di sostanza stupefacente, omessa comunicazione delle variazioni del reddito o del patrimonio".

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