Strangolato a Valencia, dopo sette mesi confessa l’amico: “Sì, l’ho ucciso io”

C’è la svolta nell’omicidio di Marcello Cenci, avvenuto per strangolamento in Spagna a Valencia nella notte tra il 2 e il 3 luglio. Eder Guidarelli Mattioli, 32enne di Pontelagoscuro, già in carcere per il delitto, ha confessato di essere stato lui ad uccidere l’amico. A riportarlo è Il Resto Del Carlino. L’ammissione sarebbe avvenuta durante l'interrogatorio del giovane avvenuto nel carcere dell'Arginone. Cinque ore durante le quali Mattioli ha raccontato al Pm quanto accaduto quella sera a Valencia. “È stato un interrogatorio lungo e importante – si limitano a dire i suoi legali difensori, Eugenio Gallerani e Giacomo Forlani –. Di più non possiamo dire. Siamo vincolati al segreto professionale”. Chi ha assistito descrive l’interrogatorio come “lungo, sofferto e drammatico”. “Il caso è quasi chiuso”, spiega un inquirente alla luce di questo ultimo atto. Ora si passerà alla verifica processuale, al confronto tra accuse e difesa sulla quantificazione della pena per l’ omicidio.
Durante il primo interrogatorio, avvenuto a Imperia dopo l’arresto a Ventimiglia a seguito del suo rientro in Italia, Mattioli – accusato di omicidio aggravato – aveva negato tutte le accuse in relazione alla morte di Cenci. L’ammissione arriva a pochi giorni dal via libera, dalla Spagna, all'invio alla Procura ferrarese degli atti di indagine svolta a Valencia tra cui i risultati della prima autopsia svolta sul corpo di Cenci. Una concessione, scrivono i giornali locali, giunta soltanto dopo il pronunciamento di Eurojust (l’agenzia che coordina le magistrature europee) che, interpellata per risolvere la controversia, ha espresso un parere favorevole al processo su suolo italiano.