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Strage Viareggio: in Appello condannato Mauro Moretti, ex amministratore di Ferrovie

Mauro Moretti, è stato condannato a 7 anni di carcere per la Strage di Viareggio. La Corte di appello di Firenze ha così confermato la sentenza di primo grado che aveva visto l’ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato condannato alla stessa pena. L’accusa aveva chiesto 15 anni e 6 mesi di carcere.
A cura di Antonio Palma
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L'ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, è stato condannato a 7 anni di carcere per la Strage di Viareggio del 2009 . È questa la sentenza emessa nel secondo grado di giudizio dalla Corte di appello di Firenze per la tragedia ferroviaria in cui persero la vita 32 persone tra cui diversi minori, tutti residenti nei quartieri attorno alla stazione toscana, investiti dall'esplosione causata dalla fuoriuscita di gas da un vagone cisterna di un treno merci deragliato. La Corte ha così confermato la sentenza del Tribunale di Lucca che in primo grado aveva condannato lo stesso Moretti sempre a 7 anni di carcere. Una pena decisamente più lieve rispetto a quella chiesta dall'accusa. Per lui infatti la procura generale aveva chiesto ben 15 anni e 6 mesi di carcere per i reati di disastro, omicidio plurimo colposo, lesioni colpose, incendio. L'11 febbraio Moretti, che oggi on era in Aula,  disse in udienza di voler rinunciare alla prescrizione ma in tribunale la procura generale ha detto che c'è prescrizione da maggio 2018 per incendio e lesioni colpose.

In camera di consiglio infatti i giudici hanno dovuto tener conto della prescrizione scattata per i reati di incendio e lesioni plurime colpose contestati a numerosi imputati. Secondo i calcoli la prescrizione in questo processo vale circa  6 mesi di sconto di pena. Nella stessa udienza la corte di appello di Firenze ha condannato anche gli altri vertici di Rfi imputati nel processo. Si tratta di Michele Mario Elia (ex amministratore di Rete Ferrovia Italiana) e Vincenzo Soprano (ex amministratore delegato di Trenitalia). Per entrambi la pena è di sei anni di carcere. Anche loro erano stati già condannati in primo grado  a vario titolo, di omicidio plurimo colposo e disastro ferroviario nel sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Lucca nel gennaio 2017. Per Elia la procura generale aveva chiesto in requisitoria 14 anni e 6 mesi (in primo grado era stato condannato a 7 anni e 6 mesi), per Soprano 7 anni e 6 mesi (come la condanna in tribunale). Condannati infine anche gli amministratori e i dirigenti delle società tedesche ed austriache che facevano manutenzione dei carri merci in appalto.

"Oggi si chiude un capitolo, almeno in parte, perché immagino ci sarà la Cassazione" ha dichiarato il sindaco di Viareggio, aggiungendo: "Oggi è stato fatto un passo avanti verso la giustizia, il secondo grado conferma che ci sono delle responsabilità chiare. Certo questo non vuol dire che termina il dolore, il dolore è ancora vivo e non è con delle sentenze che si risarcisce una ferita grande e aperta nel cuore della città". Lacrime, emozione e anche soddisfazione tra i parenti delle vittime dopo la lettura della sentenza. Qualcuno si è messo le mani al volto, altri hanno pianto, altri ancora si sono aggrappati alle sedia per no lasciarsi travolgere dal momento. Marco Piagentini, presidente della Onlus "il mondo che vorrei" che rappresenta i familiari  delle vittime, non ha voluto commentare rimandando alla conferenza stampa di domani. "Dobbiamo prima capire" ha spiegato.

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