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Strage Viareggio, chiesti per Moretti 15 anni e 6 mesi. L’ex ad di Fs rinuncia alla prescrizione

La procura generale di Firenze ha chiesto 15 anni e 6 mesi di condanna per Mauro Moretti in relazione alla strage ferroviaria di Viareggio. “Rinuncio alla prescrizione, lo faccio per rispetto delle vittime, dei familiari delle vittime e del loro dolore. Lo faccio perché ritengo di essere innocente”, ha dichiarato l’ex ad di Fs durante il processo.
A cura di Susanna Picone
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La procura generale di Firenze ha chiesto 15 anni e 6 mesi di condanna per Mauro Moretti, sia come ad di Rfi sia come ad di Fs in relazione alla strage ferroviaria di Viareggio che nel 2009 provocò trentadue morti. La procura ha inoltre chiesto 14 anni e 6 mesi per Michele Mario Elia (ex ad Rfi) e 7 anni e 6 mesi per Vincenzo Soprano (ex ad Trenitalia). Le richieste considerano 6 mesi di taglio per la prescrizione di alcuni reati. “Ho preso atto di quello che ha detto il procuratore, sono parecchi anni che si discute in merito alla prescrizione e sono stato spesso portato a bersaglio, per la prescrizione, per i fatti di Viareggio. Rinuncio alla prescrizione, lo faccio per rispetto delle vittime, dei familiari delle vittime e del loro dolore. Lo faccio perché ritengo di essere innocente”, è quanto ha dichiarato l’ex ad di Fs al processo di appello a Firenze parlando in udienza alla corte.

Il processo di primo grado – Nel processo di primo grado a Lucca, che si è concluso nel 2017 dopo oltre cento udienze, Mauro Moretti è stato condannato a 7 anni di carcere in quanto ex amministratore delegato per Rete Ferroviaria Italiana, ma assolto come ex ad di Ferrovie dello Stato. Michele Mario Elia, in qualità di ex ad di Rete ferroviaria italiana, ha subito una condanna a 7 anni e 6 mesi. Stessa condanna anche per Vincenzo Soprano, ex ad di Trenitalia.

La strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009 – La strage di Viareggio avvenne la sera del 29 giugno 2009 quando, qualche minuto prima di mezzanotte, il gpl fuoriuscito da un carro cisterna deragliato, entrando nella stazione della città della Versilia, invase il quartiere di via Ponchielli, causando forti esplosioni e un devastante incendio che distrusse molte case. Trentadue le vittime, compresi dei bambini, di quella tragedia.

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