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Strage di Corinaldo: i sei ragazzi della “banda dello spray” chiedono il rito abbreviato

I sei ragazzi accusati di essere i componenti della cosiddetta “banda dello spray” responsabile della strage alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona), dove nella calca persero la vita sei persone, hanno chiesto di essere processati con il rito abbreviato in tribunale.
A cura di Davide Falcioni
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I sei ragazzi accusati di essere i componenti della cosiddetta "banda dello spray" responsabile della strage alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona), dove nella calca persero la vita sei persone, hanno chiesto di procedere con il rito abbreviato in tribunale. All'inizio di gennaio la Procura aveva richiesto il giudizio immediato e ora i legali degli concordano con l'ipotesi di celebrare il processo con un rito alternativo che permetta di avere uno sconto di pena in caso di condanna. Ugo Di Puorto, Andrea Cavallari, Moez Akari, Raffaele Mormone, Souhaib Haddada e Badr Amouiyah, tutti di età compresa tra i 19 e i 20 anni e tutti della Bassa Modenese, devono rispondere delle accuse di omicidio preterintenzionale, associazione per delinquere, lesioni personali e singoli episodi di rapine e furti con strappo.

La data del processo non è stata ancora stabilita. A portare la Procura, con i pm Valentina Bavai e Paolo Gubinelli, a chiedere il giudizio immediato saltando l'udienza preliminare, erano stati "chiari e concordanti elementi di responsabilità". I sei ragazzi erano stati scovati dopo mesi di indagini e arrestati il 2 agosto 2019 con l'accusa di aver utilizzato lo spray al peperoncino per commettere furti di catenine e preziosi ai coetanei che affollavano la discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo, in provincia di Ancona. Quella notte, prima dell'inizio del concerto di Sfera Ebbasta, l'uso dello spray in mezzo a centinaia di persone aveva scatenato una fuga caotica: nella calca morirono cinque adolescenti e una donna che aspettava fuori dal locale, mentre altre 200 persone rimasero ferite. Quella sera la discoteca al completo per un concerto del trapper, che a causa della strage non si è mai tenuto: esibizioni del genere, frequentate soprattutto da adolescenti, erano le occasioni perfette per la “banda dello spray” per mettere a segno i colpi.

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