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Strage di 50 mucche al pascolo, ora c’è la conferma: a ucciderle una tossina causata dalla siccità

L’Istituto zooprofilattico ha confermato che ad uccidere 50 mucche al pascolo in provincia di Cuneo è stata la durrina, sostanza tossica che si trova nel sorgo in condizioni di siccità.
A cura di Davide Falcioni
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Ora c'è la conferma ufficiale degli esami di laboratorio: ad aver ucciso 50 mucche di razza piemontese a Sommariva Bosco (Cuneo), il 6 agosto scorso, è stata una tossina sviluppata dal sorgo, graminacea che contiene una sostanza tossica nella prima fase di crescita, ma che aumenta in quantità in condizioni di forte siccità come quelle che da mesi si stanno verificando in Piemonte e nel resto d'Italia.

I sospetti degli allevatori sono stati confermati dalle indagini condotte nei giorni scorsi dall'Istituto zooprofilattico sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta (Izsplv), Asl Cn2, e da veterinari privati. I bovini sono morti per "un'intossicazione acuta da acido cianidrico, derivata dall'ingestione della durrina, sostanza presente nelle sole piante giovani – in attivo sviluppo – del sorgo". Le analisi sono state eseguite dall'Izsplv con la collaborazione dell'Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia-Romagna.

Il pronto intervento di veterinari dell'Istituto e privati, viene riferito, ha permesso di salvare 25 capi nell'allevamento di Sommariva Bosco. E in serata e nella nottata tra l'11 e il 12 agosto, grazie all'uso di un antidoto, anche 6 in uno di Bra e 5 in un altro di Moretta. Negli stessi allevamenti e per la stessa ragione tuttavia sono morti 4 bovini a Bra e 5 a Moretta. "In tutti i casi – viene specificato dagli esperti – la sostanza tossica era presente in quantità elevata, tale da provocare l'intossicazione fatale ai bovini, soprattutto a causa dello stress idrico, dovuto al grave stato di siccità in cui versa il nostro Paese".

Nelle piante prelevate a Sommariva Bosco, la "durrina" è stata rinvenuta in concentrazione pari allo 01% (1.000 ppm – parti per milione). Negli animali deceduti è stata rilevata una concentrazione di acido cianidrico di gran lunga superiore ai 730 ppm, ritenuta tossica per i bovini.

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I fatti sono avvenuti sabato scorso, 6 agosto: Giacomino Olivero, allevatore di bovini della razza Piemontese, aveva portato i suoi 160 bovini a pascolare in un terreno di sua proprietà coltivato a sorgo, a circa un chilometro dalle stalle, nel comune di Sommariva Bosco. Dopo aver brucato il cereale gli animali hanno iniziato a tremare, cadere e soffocare, e a decine sono morti nel giro di pochi minuti. "Uccise come mosche – ha dichiarato l’allevatore –. Abbiamo subito dato l’allarme ed è intervenuto il veterinario aziendale, Giovanni Toppi di Viterbo, il veterinario braidese dell’Asl, Francesco Acciari, insieme con i carabinieri forestali di Bra. Abbiamo cercato di salvare gli altri capi". Fin da subito si è pensato che a causare la morte delle cinquanta mucche fosse stata una tossina provocata dalla siccità.

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