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Stornara, Christian e Birka morti nel rogo del campo nomadi. Un testimone: “Giocavano nell’immondizia”

Si chiamavano Christian e Birka i due fratellini di 4 e 2 anni morti nell’incendio della baracca del campo nomadi di Stornara, nei pressi di Foggia.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Si chiamavano Christian e Birka i due fratellini morti nell'incendio della baracca del campo nomadi di Stornara, nei pressi di Foggia. I due bimbi di 2 e 4 anni erano a letto quando la stufa artigianale utilizzata per riscaldare l'ambiente ha scatenato un incendio che ha avvolto in breve tempo la struttura. In casa in quel momento c'erano solo i due bambini. Non è ancora chiaro se i due piccoli fossero o meno addormentati. La madre 21enne si trovava fuori casa in quel momento. Aveva lasciato i due bimbi da soli per andare in bagno. Il padre 33enne era invece andato a lavorare nelle campagne come ogni mattina. Lunedì mattina ci sarà in Prefettura a Foggia un comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Al centro della discussione, la tragedia che ha investito il campo nomadi. 

La struttura nella quale vivevano i due fratellini di 2 e 4 anni insieme ai genitori era distanziata dal resto delle baracche improvvisate. Il rogo ha quindi distrutto solo quello stabile in quattro moduli. Le condizioni del campo nomadi, il più grande nel Foggiano con circa 1000 presenze, erano estremamente precarie. A raccontarlo un testimone residente nel piccolo comune di Stornara. A Fanpage.it ha spiegato che la situazione dell'insediamento nomadi è nota in tutto il paese. "Nessuno ha mai fatto niente nonostante sapessimo come vivessero quelle persone – ha spiegato al telefono il cittadino -. I bambini giocavano tra cumuli di spazzatura e detriti. Le persone dormivano e abitavano in strutture fatiscenti all'interno delle quali spesse volte pioveva e non riscaldate. Per mantenere gli ambienti caldi, bisognava ricorrere a stufe artigianali come quella che ha provocato molto probabilmente il rogo. Nessuna istituzione è intervenuta e neppure noi cittadini abbiamo fatto qualcosa per questi minori".

Secondo le forze dell'ordine, la madre 21enne dei due bimbi era comunque poco distante dalla baracca andata a fuoco. Lei, così come il padre 33enne al lavoro per la raccolta delle olive, sono apparsi da subito disperati. La giovane mamma di 21 anni ha subito chiesto aiuto. Ancora da chiarire se a causare il tragico decesso siano state le esalazioni di monossido di carbonio o se i due piccoli siano stati sorpresi nel sonno dalle fiamme. Al vertice sulla sicurezza convocato per lunedì vi sarà il prefetto Carmine Esposito, i vertici delle forze dell'ordine e il sindaco del comune foggiano Rocco Calamita. "Difficile trovare le parole per descrivere il dolore di tutta l'amministrazione comunale – aveva scritto sulla sua pagina Facebook il sindaco Calamita -. Vi è l'impegno sia da parte mia che da parte della mia amministrazione a fare quanto possibile per sostenere la famiglia colpita da quest'evento".

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