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Stellantis Mirafiori, cassa integrazione fino a settembre: “La fabbrica è quasi vuota”

Lo stabilimento Stellantis Mirafiori ha annunciato il prolungamento della cassa integrazione per i 2200 operai delle carrozzerie. Firmati i contratti di solidarietà, ma non c’è certezza sul futuro: “Dicono che forse, forse ci saranno nuovi modelli dal 2027 – spiega Gianni Mannori, referente FIOM per Mirafiori – ma gli operai in cassa integrazione non arrivano alla fine del mese”.
A cura di Gianluca Orrù
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Lo stabilimento di Torino Mirafiori di Stellantis
Lo stabilimento di Torino Mirafiori di Stellantis

"La produzione Maserati si è ridotta a una decina di vetture, la linea della 500 è più il tempo che ferma che quella che lavora, va malissimo". Lo racconta Ivan, operaio Mirafiori di Stellantis, che è rientrato oggi per fare un turno, ma che rientrerà in cassa a brevissimo.

Stellantis ha annunciato altra cassa integrazione per tutti i 2200 lavoratori della 500 elettrica e della Maserati da lunedì 22 aprile fino a lunedì 6 maggio compreso, ma in realtà la cassa proseguirà.

"Ci sarà cassa integrazione fino al 4 agosto – racconta Gianni Mannori, di FIOM Mirafiori – dopodiché ci saranno tre settimane di ferie fino a settembre, quindi fino a settembre sostanzialmente ci sarà una produzione ridottissima e questo perché non ci sono modelli da produrre. Torino è stata la capitale dell'auto. Lo è stata, perché oggi rischia di essere la capitale del museo dell'automobile".

Gianni Mannori, sindacalista Fiom.
Gianni Mannori, sindacalista Fiom.

Lo stabilimento di Stellantis Mirafiori è enorme, per fare il giro intorno ci vogliono quasi 10 minuti in macchina e attualmente occupa 12mila lavoratori. La preoccupazione coinvolge loro e le tantissime aziende dell'indotto, che lavorano quasi soltanto con Stellantis, quasi cinquantamila lavoratori.

"Sono le 14 – racconta Gianni Mannori – a quest'ora l'uscita dei lavoratori ci avrebbe travolto. Non saremmo riusciti a far questo questo video. Questo è il sintomo del fatto che qui non c'è più lavoro, non ci sono più modelli da produrre. O meglio, quello che c'è sta producendo praticamente pochissimi numeri. Oggi che sono venuti a lavorare in pochissimi, parliamo di un centinaio".

Questa mattina è stato firmato un contratto di solidarietà per tutti i lavoratori, una cassa integrazione che riduce del 90% le attività.

"Vuol dire una perdita di circa 4-500 € al mese per un lavoratore che già oggi faticava ad arrivare alla fine del mese. Così arriverà forse alla seconda settimana.

Ivan Operaio Stellantis Mirafiori
Ivan, Operaio Stellantis Mirafiori.

"I lavoratori – conferma Ivan, operaio Stellantis – cercano sempre di racimolare soldi, anche addirittura dai fondi Cometa. Prendono il Tfr perché con tutta la cassa integrazione che stanno facendo non si arriva a fine mese".

"Prima con i turni arrivavo a 1500-1600, adesso con la cassa integrazione arrivo a 1100 se va bene, col mutuo e tutto quanto diciamo che con lo stipendi della Fiat, io la chiamo ancora così, non ci si campa, ormai la gente veramente vive alla giornata".

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Il futuro è ancora più incerto del presente, perchè, spiega Gianni Mannori di Fiom "i primi modelli che l'azienda dice che forse produrrà qui saranno nel 2027. Poi però vediamo che in Spagna, in un solo stabilimento, a Saragozza, si producono più vetture che in tutti gli stabilimenti italiani. Ibride, elettriche, a benzina, diesel. Quindi è una questione di scelte da parte dell'azienda".

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