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Staccò un orecchio a morsi durante una lite per il parcheggio in strada: condannato a 8 anni

Tra l’imputato 59enne e la vittima delle lesioni scoppiò una lite per motivi di parcheggio ad Andria. Il 59enne imputava all’altro di aver parcheggiato male l’auto che gli impediva di fare una manovra con il suo mezzo. Con un morso gli staccò di netto l’orecchio sinistro.
A cura di Antonio Palma
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Durante una banale litigio per un parcheggio in strada, arrivò a staccare l’orecchio a morsi al rivale, causandogli quindi lesioni permanenti al volto. Per questo un uomo di 59 anni di Andria è stato condannato a una pesantissima pena di 8 anni, 10 mesi e venti giorni di carcere per il reato di lesioni gravissime, aggravate dai futili motivi.

La vicenda, che ha portato al processo e alla condanna dell’uomo, risale al novembre dello scorso anno quando tra l’imputato e la vittima delle lesioni scoppiò una lite per motivi di parcheggio. Il 59enne imputava all’altro di aver parcheggiato male l'auto che gli impediva di fare una manovra con il suo mezzo.

La discussione era ben presto degenerata e tra i due sarebbero volate parole pesanti. Poco dopo, dalle parole si è passato ai fatti e i due sono venuti alle mani. Schiaffi e spintoni fino a quando il 59enne è saltato addosso al 46enne e gli ha staccato di netto l’orecchio sinistro a morsi. Il tutto nella centrale piazza Catuma ad Andria, davanti a passanti inorriditi.

A chiamare i soccorsi furono proprio alcuni testimoni il cui racconto ha portato poi all’arresto del 59enne. Il 46enne fu soccorso e trasportato prima all'ospedale Bonomo di Andria e poi trasferito d'urgenza nell'unita operativa di Chirurgia plastica di Bari. Qui fu sottoposto a un delicato intervento chirurgico per cercare di riattaccare l’orecchio staccato e ritrovato a terra in strada. Per l’uomo i medici stabilirono una prognosi di 30 giorni per la guarigione.

I video registrati dai sistemi di videosorveglianza della zona hanno aiutato gli inquirenti nella ricostruzione dei fatti portata poi al processo, celebrato con rito abbreviato e quindi con la riduzione della pena complessiva di un terzo. Oltre alla condanna penale in primo grado, il 59enne è stato condannato a risarcire la vittima per i danni subiti con una provvisionale pari a 10mila euro per "deformazione dell'aspetto causate da lesioni permanenti al viso".

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