Sparatoria a Udine vicino alla sede della Regione Fvg: 4 feriti, caccia all’uomo armato in fuga

È di quattro feriti, due dei quali in condizioni gravissime, il bilancio della sparatoria avvenuta stasera sera, intorno alle 18, a Udine, in via della Roggia, nella zona del macello. Intorno alle 18, una violenta lite tra due famiglie di origine nomade è degenerata in un conflitto a fuoco nel cuore del quartiere di San Rocco, proprio di fronte alla chiesa. A scatenare tutto sarebbe stata una discussione per motivi personali, sfociata rapidamente in minacce e poi in un vero e proprio regolamento di conti.
Secondo la ricostruzione della Squadra Mobile, la lite è iniziata tra tre uomini: due fratelli da un lato, e un padre con i suoi due figli dall’altro. Durante il diverbio, uno dei contendenti avrebbe estratto un taglierino minacciando un avversario alla gola. Poco dopo, sul posto sarebbero sopraggiunti altri familiari, richiamati dalle urla. È in quel momento che uno dei presenti avrebbe impugnato una pistola, esplodendo almeno dieci colpi. A terra, gli agenti della scientifica hanno recuperato tredici bossoli, mentre il presunto autore degli spari è riuscito a fuggire in auto ed è tuttora ricercato.
Le persone colpite hanno tra i 23 e i 38 anni. Due di loro, feriti all’addome e al fianco, sono stati trasportati in codice rosso all’ospedale Santa Maria della Misericordia, dove uno dei due è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Un terzo ferito si trova in condizioni meno gravi, mentre il quarto – un fratello dello sparatore – ha riportato solo una lieve ferita ed è arrivato in pronto soccorso accompagnato da parenti.
Alcuni testimoni hanno raccontato che l’uomo armato avrebbe mirato alle gambe, forse con l’intenzione di ferire e non uccidere. Tuttavia, la dinamica è ancora al vaglio della polizia scientifica, che sta esaminando reperti e filmati di videosorveglianza per chiarire chi abbia sparato e se anche altri fossero armati. Alcune versioni raccolte sul posto parlano infatti della presenza di più pistole, ma tale ipotesi non è ancora confermata.
La scena del crimine, all’esterno di un condominio popolare, è stata transennata per ore. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile, i carabinieri, il personale sanitario del 118 con diverse ambulanze e un’automedica, oltre ai vigili del fuoco. Le forze dell’ordine hanno avviato una vasta operazione di ricerca nei campi nomadi della città e nelle aree limitrofe, ritenendo che il responsabile si nasconda ancora nella zona.
Il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ha diffuso una nota nella serata per rassicurare la cittadinanza: “In queste ore delicate è doveroso ribadire la piena fiducia nelle nostre istituzioni preposte alla sicurezza. Sono in contatto costante con il Prefetto: le forze dell'ordine stanno lavorando con competenza e tempestività per chiarire la dinamica dei fatti. Il nostro compito è sostenere il loro lavoro e garantire alla cittadinanza la nostra presenza”.
Gli inquirenti non escludono che all’origine della sparatoria vi sia una lunga rivalità tra i due nuclei familiari coinvolti. Le indagini proseguono per accertare la provenienza dell’arma, il movente preciso e le eventuali responsabilità di altre persone presenti.