Sospetti in banca e al Comune, così è stato scoperto l’uomo che nascondeva i corpi dei parenti

Il macabro ritrovamento è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì 15 maggio a Ca’ Morosini di Sant’Urbano, nella provincia di Padova. Federico B., 55 anni, tre anni fa aveva perso lo zio Italo e da sei mesi era venuta a mancare anche la mamma Nerina. Ma sulla carta i due parenti – lo zio è morto a 87 anni e la mamma a 88 – erano ancora in vita. Lui, infatti, non ne aveva denunciato la scomparsa e aveva deciso di nascondere i due cadaveri nella legnaia di casa. In questo modo poteva continuare a incassare le loro pensioni. Quando ieri i carabinieri hanno raggiunto l’abitazione – una casa isolata in aperta campagna – hanno scoperto la verità. Il corpo della donna era avvolto in un telo di cellophane mentre i resti dell’uomo riposti in una cassettina. Ma come hanno fatto i carabinieri a scoprire la truffa? A quanto ricostruito dalle cronache locali, fondamentale è stato l’intervento di alcuni funzionari di banca e Comune del paese nel padovano.
I dubbi dei funzionari in banca e al Comune – Il cinquantacinquenne – che in paese ora descrivono come "un tipo un po' strano" – era andato in banca per alcune operazioni sul conto corrente che divideva con la madre, ma a un certo punto il direttore, insospettito, gli ha detto che serviva un certificato del Comune per procedere. Così lui si è presentato in municipio per chiedere i documenti necessari ma anche lì qualcuno ha iniziato ad avere dei dubbi. “A casa tutto bene? Mamma e zio come stanno?”, avrebbe quindi chiesto un dipendente dell’Ufficio Anagrafe a Federico. Che avrebbe prontamente risposto che entrambi i suoi parenti erano ricoverati all’ospedale di Trecenta. Una risposta che però a quanto pare non ha convinto il funzionario che infatti ha deciso di allertare i carabinieri. Così, affiancati dai colleghi di Este e Padova, gli investigatori si sono presentati a casa dell'uomo e hanno cominciato a cercare i due anziani arrivando in poco tempo alla drammatica conclusione.
Disposta l'autopsia sui cadaveri – Dopo aver allertato la Procura di Rovigo, competente per territorio, i carabinieri hanno transennato e posto sotto sequestro l’area e portato in caserma il cinquantenne, che è stato interrogato fino a tarda sera e poi denunciato per occultamento di cadavere e truffa aggravata. L’uomo avrebbe detto che la madre e lo zio sarebbero morti per cause naturali ma il magistrato di turno ha disposto lo stesso l’autopsia sui cadaveri.