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Sofia morta a 23 anni per rara malattia, una strada per lei a Genova: “Ha smosso migliaia di persone”

Sofia Sacchitelli fino all’ultimo giorno ha smosso migliaia di persone sensibilizzandole sulle tematiche delle malattie rare, battaglia che è continuata anche dopo la sua morte per un raro tumore al cuore. Per questo Genova ha deciso di dedicare una strada alla giovane studentessa di Medicina.
A cura di Antonio Palma
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"Con la sua iniziativa Sofia Sacchitelli fino all’ultimo giorno ha smosso migliaia di persone sensibilizzandole sulle tematiche delle malattie rare, battaglia che è continuata anche dopo la sua morte" con questa motivazione il Comune di Genova ha deciso di dedicare una strada alla giovane studentessa di Medicina morta lo scorso anno a soli 23 anni per un raro tumore al cuore. La mozione per intitolare una strada alla 23enne, la cui battaglia contro il raro tumore al cuore aveva commosso tutti, è stata approvata all'unanimità dal consiglio comunale del capoluogo ligure.

Il testo, presentato da tutti i gruppi consiliari, impegna l'amministrazione comunale a "onorare la memoria di Sofia Sacchitelli e la sua battaglia per la ricerca in tema di malattie rare intitolandole una strada nella zona degli Erzelli, dove sorgeranno il nuovo ospedale e il centro di ricerca biomedica". La giunta ha espresso parere favorevole e l'iter sarà avviato nel più breve tempo possibile anche se ovviamente la pratica dovrà seguire le procedure previste che non saranno brevissime.

Sofia Sacchitelli infatti è morta meno di un anno fa e dunque è necessaria una deroga alla Prefettura oltre alla presentazione della domanda alla commissione per la toponomastica. La volontà politica bipartisan però c'è tutta. Del resto Sofia con la sua associazione "Sofia nel cuore", per finanziare la ricerca sulla sua malattia, ha commosso e smosso tutti a Genova e non solo. La stessa università del capoluogo ligure l'aveva premiata con la medaglia d’oro per il “suo impegno, per il suo altruismo e la sua forza”

Sofia nel cuore", medaglia d'oro alla studentessa che lottava contro un tumore raro
Sofia nel cuore", medaglia d'oro alla studentessa che lottava contro un tumore raro

"Sofia aveva detto che avrebbe voluto diventare un medico, sposarsi, avere dei bambini, viaggiare, passare la vita con le persone che amava. Purtroppo non ci è riuscita, ma la sua fondazione ha già incassato in un anno 300mila euro. Ho chiesto di intitolarle una strada nella zona di Erzelli, dove sorgerà il centro biomedico, ma va bene qualunque parte della città" ha dichiarato il relatore Francesco De Benedictis.

"Non è semplice per le famiglie camminare e leggere il nome dei propri cari che non ci sono più, ma queste iniziative non sono mai retoriche e io mi auguro che quella dedicata a Sofia sia una via piena di sole" ha aggiunto la consigliera Rita Bruzzone.

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