Siracusa, per mesi rubano gasolio dalle tubature della raffineria di Priolo: 7 indagati
Per mesi avrebbero rubato ingenti quantitativi di carburante prelevando gasolio direttamente dalle tubature della raffineria per poi rivenderlo a prezzi inferiori a quelli di mercato. Protagonisti dell'impresa sette persone alle quali nelle scorse ore la polizia di Siracusa ha notificato un avviso di conclusione di indagini a loro carico per i reati di associazione a delinquere finalizzata al furto e alla ricettazione di carburante. Secondo l'accusa, i sette infatti avrebbero messo in piedi una vera e propria banda specializzata in simili furti che operava a Lentini e nelle province di Siracusa e Ragusa e che infine, tra il luglio 2014 e il marzo 2015, aveva escogitato e messo in atto un sistema veloce e rapido per portare via i carburante senza pagare.
La banda, secondo gli inquirenti, aveva preso di mira la raffineria Lukoil di Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa, riuscendo a portare via ingenti quantitativi di gasolio collegandosi direttamente alle tubature dell'impianto. Il carburante, secondo la polizia, veniva trasportato a bordo di automezzi appositamente allestiti per poi essere venduto mediante false fatturazioni a gestori di idrocarburi della provincia di Ragusa. Le indagini, coordinate dal procuratore capo Sabrina Gambino e dal procuratore aggiunto Fabio Scavone, e dirette dai sostituti Carlo Enea Parodi e Stefano Priolo, son partite nel 20117 e si sono avvalse anche di intercettazione telefoniche e hanno permesso ricostruire l'organigramma della banda.
Sono stati gli uomini del Commissariato di Lentini infatti ad accertare che gli indagati avevano messo in piedi una fiorente attività illecita relativa alla compravendita di carburante innescando i successivi accertamenti. Dall’attività di indagine è emerso che all’interno dell’organizzazione criminale ogni componente aveva dei ruoli specifici e ben definiti. Gli indagati, sette uomini tra i 35 e i 58 anni, sono tutti residenti della zona. A seguito di perquisizioni, per alcuni di loro è scatta anche l'accusa di ricettazione e detenzione illegale di armi.