Si getta dall’auto del fidanzato durante litigio, convocati testimoni. Un soccorritore: “Lui era disperato”

Proseguono le indagini sul ferimento della 19enne che nel pomeriggio di ieri si sarebbe lanciata dall'auto in corsa del fidanzato con il quale stava litigando.
Sono stati convocati per il pomeriggio di oggi, sabato 4 ottobre, al commissariato di pubblica sicurezza di Piazza Armerina alcuni testimoni che avrebbero assistito all'incidente, avvenuto in una strada del quartiere Casalotto.
Come sta la 19enne che si è lanciata dall'auto in corsa durante litigio con fidanzato
La Procura di Enna ha delegato la polizia per la ricostruzione dell'accaduto. Il fidanzato della giovane, un 20enne, ha raccontato che la 19enne avrebbe aperto lo sportello e si sarebbe gettata sull'asfalto sbattendo la testa. Le condizioni della giovane sarebbero ancora gravi, ma stazionarie.
È attualmente ricoverata nell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta dove ieri sera è stata sottoposta a un intervento chirurgico per la riduzione di un'emorragia cerebrale.
La giovane, dopo essere stata soccorsa, era stata condotta in ambulanza all'ospedale Chiello di Piazza Armerina, ma dopo che una tac ha evidenziato la presenza di un'emorragia cerebrale è stata intubata e poi trasferita con un elicottero del 118 nel nosocomio Nisseno.
Il racconto di un soccorritore: "Era vigile e si lamentava del dolore, lui disperato"
"Lei era vigile, diceva di sentire freddo e le ho messo addosso una coperta. Si lamentava del dolore e diceva: ‘Speriamo mi vada bene'. Lui era disperato, continuava a camminare con le mani in testa chiedendosi; ‘Ma cosa ha fatto, che abbiamo combinato? Perché abbiamo litigato? Perché è successo?'".
È questa la testimonianza, raccolta dalla Tgr Sicilia, di Fabio Paradiso, il primo a soccorrere la 19enne. L'uomo, autista di ambulanze del 118, abita nella via dove è avvenuto l'incidente, è stato sentito dalla polizia.
"Mi sono affacciato – ha ricostruito – e sono sceso subito, arrivo e vedo proprio la ragazza a terra. Cerco di dare subito aiuto. Le chiedo: ‘Come stai?', lei era vigile però sentiva freddo, abbiamo aspettato che arrivasse l'ambulanza. Il fidanzato era disperato…".