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Sequestrati 22 cavalcavia sull’autostrada A20 Messina-Palermo: a rischio crollo

Secondo il provvedimento emesso dal giudice, le condizioni dei cavalcavia sarebbero così deteriorate da comportare un alta probabilità di crollo improvviso. I cavalcavia interessati ricadono tutti nell’area della provincia messinese e sono stati sottoposti a limitazioni di traffico in attesa dei necessari interventi.
A cura di Antonio Palma
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Decine di cavalcavia sono stati sequestrati oggi per ordine della magistratura siciliana sull'autostrada A20 Palermo Messina perché considerati a rischio crollo. Secondo il provvedimento emesso dal gip Salvatore Pugliese del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, le condizioni dei cavalcavia sarebbero così deteriorate da comportare un alta probabilità di crollo improvviso. Per il giudice addirittura il deterioramento sarebbe così evidente anche ad occhio nudo da non ritenere necessarie ulteriori verifiche prima del sequestro. Per il Gip infatti “i consulenti hanno rilevato il pericolo urgente per il crollo e la rovina in termini di alta probabilità, e tanto sulla base dei rilievi visivi, avendo gli stessi chiarito come, ai fini delle loro conclusioni, non è stata necessaria alcuna indagine strumentale o valutazioni di calcolo".

I cavalcavia sequestrati in Provincia di Messina

I cavalcavia interessati ricadono tutti nell'area della provincia messinese e sono stati affidati in custodia agli enti fruitori del piano viabile e sottoposti a limitazioni di traffico al fine di limitarne la capacità portante in attesa dei necessari interventi funzionali e delle operazioni di ripristino. Si tratta di sette cavalcavia ricadenti nel territorio di Barcellona Pozzo di Gotto, quattro in quelli di Milazzo, sei a Terme Vigliatore, tre su quello di Furnari, uno a Monforte San Giorgio e un altro  a Pace del Mela. Per il giudice in tutti i casi la stabilità delle strutture è in pericolo “per un processo di degrado attivo già da tempo”

Cavalcavia a rischio crollo sula A20: 4 indagati

Con lo stesso provvedimento quattro persone sono state denunciate per il reato di omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina. Si tratta del direttore del Consorzio autostrade siciliane e di altri tre alti funzionari dello stesso consorzio.  In una nota proprio il Consorzio autostrade siciliane fa sapere che “ tutte le strutture indicate nel sequestro, nessuna esclusa, sono interessate già da tempo o da interventi di manutenzione seguiti da esperti ingegneri strutturisti, o ancora da rilievi e indagini scientifiche, condotte tenendo in considerazione anche le linee guida fornite dal Ministero".

La Regione Sicilia: già avviati lavori

"Come già ribadito in altre occasioni, bene che la magistratura resti attenta alle vicende del Consorzio autostrade siciliane, ente che paga il prezzo di lunghi anni senza bussola con evidenti ricadute sui servizi ai cittadini. Oggi però proprio il raffronto con l'eredità del passato ci consente di apprezzare appieno l'inversione di tendenza che, sul piano gestionale e infrastrutturale, il governo Musumeci, ha pazientemente impostato e attuato" ha dichiarato invece l'assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone.

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