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Seicento euro per fare la tesi di laurea agli studenti: prof nei guai a Genova, 22 denunciati

Sono accusati di aver falsato alcuni esami e tesi di laurea grazie al ruolo di un professore esterno all’università ligure, che forniva anche le risposte degli esami tramite una chat di WhatsApp. La guardia di finanza di Genova ha denunciato 22 studenti universitari con l’operazione ‘110 e… frode’.
A cura di Biagio Chiariello
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Tesi completamente scritte dal docente e poi discusse dagli universitari. Il tutto dietro pagamento: 600 euro per ogni elaborato. E poi esami superati grazie all'aiuto di un professore di una scuola superiore, esterno all'ateneo, che inviava le risposte su WhatsApp durante lo scritto. Lo hanno scoperto i finanzieri del comando provinciale di Genova, che hanno denunciato 22 persone nell'ambito dell'indagine "110 e frode". Un'attività illecita che, secondo quanto ricostruito dalle Fiamme gialle, andava avanti almeno dal 2018. Sarebbe stata la stessa Università del capoluogo ligure a dare l'input alle indagini, segnalano una sospetta compravendita dei testi per la prova scritta dell’esame di Ragioneria Generale, previsto per il secondo anno del corso di laurea in Economia Aziendale. Complessivamente, sono stati denunciati, a vario titolo, ventidue persone, con l’accusa di repressione della falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di lauree, diplomi, uffici, titoli e dignità pubbliche.

Le prove a carico del prof

Dai controlli effettuati sui dati estrapolati dai vari supporti informatici (smartphone, notebook), nonché dall’analisi della documentazione cartacea sequestrata al professore (soprattutto agende), sarebbero emersi numerosi casi sospetti, dove il professore ha aiutato alcuni studenti anche durante le varie prove (statistica, ragioneria generale, test di accesso, marketing, ect). Come accennato, il confronto degli elaborati consegnati durante gli esami o per la discussione delle tesi, con quanto rinvenuto nei devices e nelle applicazioni di messaggistica del professore, ha attestato che, in tutto o in parte, quanto presentato dagli studenti era, nella realtà, operato del professore.

Attesi provvedimenti dell'Università

Il Rettore dell'Università di Genova Federico Delfino è ora in attesa della comunicazione ufficiale delle denunce a carico dei 22 studenti. Lo si apprende da fonti dell'Università.
La Commissione, preso atto della denuncia ed effettuati gli opportuni controlli, potrà assumere provvedimenti che possono arrivare fino alla sospensione per 18 mesi.

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