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“Sei nuda: o ti copri o non entri”, bloccata alla Coop di Orbetello perché in tenuta da fitness

È stata bloccata all’ingresso del supermercato Coop di Orbetello perché il suo abbigliamento non era adatto dalla guardia giurata. Ma Diletta Pelucco, 30 anni, psicologa, che ha denunciato l’accaduto sui social postando anche una foto dell’outfit incriminato spiega: “Ero in tenuta da fitness e trovo assurdo che 2021 bisogna ancora trovare modi per far sentire inadeguate le donne”.
A cura di Chiara Ammendola
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Per la vigilante che l'ha bloccata all'ingresso, quell'abbigliamento era inadatto: "O ti copri o al supermercato non entri", ha esclamato invitandola a indossare un indumento che la coprisse e Diletta Pelucco così ha fatto, ha indossato una camicia. Lo ha fatto per evitare polemiche e discussioni, ma una volta a casa ha affidato ai social il lungo sfogo in cui sottolinea come sia mortificante nel 2021 far sentire una donna inadeguata, anche per il proprio abbigliamento.

La storia giunge da Orbetello dove la 30enne, psicologa con un trascorso nell'Esercito Italiano e una passione per l'equitazione, lunedì pomeriggio si è recata presso il supermercato Coop insieme con la nonna 90enne per fare la spesa. È all'ingresso che ha trovato la guardia giurata, addetta alla misurazione della temperatura per le misure anti-Covid, che l'ha subito fermata: "Non può entrare qui a petto nudo", le ha intimato riferendosi all'abbigliamento di Diletta che indossava un top e dei leggins lunghi, un outfit sportivo che le lasciava scoperte le spalle e una parte dell'addome. A riprova dell'ordinarietà di quell'abbigliamento, nel lungo post di sfogo la 30enne ha postato anche la foto di come era vestita.

"In fila per entrare al supermercato sono stata fermata dalla guardia giurata a causa della mia nudità. Io sono rimasta incredula, credevo scherzasse – ha spiegato Diletta – indossavo pantaloni da sopra l’ombelico fino alle caviglie e un top. Lei davanti agli altri clienti mi ha detto che ero a petto nudo". Inutili le rimostranze della giovane psicologa che ha dovuto indossare un camicione per poter entrare: "Mia nonna aspettava la spesa e non avevo voglia di discutere. Ma farò presente alla ditta che gestisce i vigilantes ciò che è successo". Ma il suo post ha acceso la polemica tra chi punta il dito contro l'abbigliamento considerato inadatto e chi invece ribadisce la libertà di ogni donna di potersi vestire come vuole: "Lo trovo francamente assurdo. Quasi imbarazzante – il commento dell'assessore Maddalena Ottali – tante battaglie fatte per poi perdersi in un bicchier d’acqua"

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