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Secondo l’Iss la circolazione del Covid è in calo in Italia: “Stabili i casi nella fascia 0-12 anni”

Secondo Silvio Brusaferro (Iss) e Gianni Rezza (Ministero della Salute), che hanno spiegato i dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia, “l’epidemia di Covid-19 in Italia è in miglioramento, con calo dei nuovi casi in tutte le fasce d’età. Stabili i contagi tra i 0 e i 12 anni. Gli elevati numeri legati alla campagna vaccinale e le misure adottate portano a una circolazione in decremento del virus come quella che stiamo vedendo”.
A cura di Ida Artiaco
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Continua il miglioramento della situazione epidemiologica in Italia, che tra i Pesi europei è quello che mostra una curva tra le più contenute in termini di incidenza. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale realizzato dalla Cabina di Regia, di cui sono stati illustrati i risultati da Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità, e da Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, nel corso della consueta conferenza stampa del venerdì pomeriggio. "In Europa ci sono sempre più regioni con colore verde, come emerge dalla mappa dell'Ecdc, anche se in altre c'è ancora forte circolazione, ma l'Italia ha una curva tra le più contenute in termini di incidenza", ha sottolineato Brusaferro.

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Il quale ha aggiunto che "confermiamo che continua il decremento nella circolazione del virus, in un quadro in cui le curve indicano in tutte le regioni un calo nel numero dei casi e in tutte le fasce d'età, anche le più giovani. L'Rt si è stabilizzato intorno a 0,8, quindi sotto la soglia epidemia di 1. Stabile anche l'età mediana della prima diagnosi, intorno ai 38 anni, quella del primo ricovero, a 62 anni, e quella dei decessi intorno agli 80. Per quanto riguarda l‘età pediatrica, continua il decremento anche nella fascia 12-19 anni, mentre rimane stabile sotto i 12 anni. Secondo i dati aggiornati a ieri del Ministero della Salute, vediamo una incidenza in decremento a 37 ogni 100mila abitanti. Quasi tutte le regioni sono sotto i 50 casi ogni 100mila, ciò significa che i dipartimenti di prevenzione sono in grado di tracciare in modo sistematico i nuovi casi".

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Bene anche la pressione sugli ospedali. L'occupazione dei posti letto decresce, -5.5% in area medica mentre siamo intorno al 4/6% in terapia intensiva, ha precisato Brusaferro, il quale ha aggiunto che "gli elevati numeri legati alla campagna vaccinale, che sta raggiungendo cifre importanti soprattutto nella fascia 20-29, e le misure adottate portano a una circolazione in decremento del virus come quella che stiamo vedendo". E questo nonostante l'elevata diffusione della variante Delta che, secondo l'esperto, "è ormai dominante, presente nel 98% dei casi. Pertanto, restano le due raccomandazioni che stiamo ricordando da mesi: continuare a vaccinare e tracciare i contatti stretti di positivi in modo da agire precocemente".

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A lui ha fatto eco Gianni Rezza del Ministero della Salute: "Vediamo una incidenza in diminuzione, anche l'occupazione dei posti letto ha tendenza al calo, non c'è congestione in questo momento. Tutto questo è frutto di un'azione combinata di vaccini e comportamenti individuali ancora ispirati alla prudenza. Dobbiamo tenere sotto controllo l'epidemia, l'impatto delle scuole ancora non si vede ma c'è molta mobilità umana per cui è bene tenere ancora alta l'attenzione".

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