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Scuolabus e mensa gratis ma non per i bambini extracomunitari, il sindaco: “Cittadini contenti così”

Nonostante le pesanti polemiche, l’amministrazione comunale di Montorio al Vomano non ha fatto un passo indietro: “Parliamo di bonus, il servizio è garantito a tutti”
A cura di Antonio Palma
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Immagine di archivio
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Quella che poteva essere una iniziativa lodevole come garantire scuolabus e mensa gratis ai bimbi del proprio comune, si è trasformata in una brutta vicenda nel Comune di Montorio al Vomano, in provincia di Teramo.

La delibera comunale voluta dal sindaco per usufruire della gratuità del servizio, infatti, ha previsto tra i requisiti base la nazionalità italiana o di un Paese Ue per almeno uno dei genitori del bimbo.

In pratica i bambini extracomunitari saranno quindi costretti a pagare per il servizio, anche se le proprie famiglie si trovano in condizioni economiche disagiate, nonostante siano residenti nel Comune e in regola con il permesso di soggiorno e il pagamento di tasse e tributi.

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La scelta dell’amministrazione comunale con due delibere, tra fine agosto e inizio settembre, ha scatenato una valanga di proteste e polemiche che ora hanno portato le associazioni Asgi e Arci a depositare un ricorso al Tribunale di Pescara, competente per territorio.

Questa scelta “oltre ad essere in contrasto con l’ordinamento nazionale e internazionale posto a tutela dei minori con cittadinanza extra UE, costituisce una vera e propria forma di apartheid, per di più utilizzata sulla pelle dei bambini” denunciano le due associazioni che “intendono evidenziare che queste politiche di esclusione non soltanto sono apertamente illegittime dal punto di vista giuridico, ma contribuiscono altresì a creare situazioni di emarginazione che, oltre a essere eticamente inaccettabili, provocano conflitti e tensioni sociali e vanno a danno di tutta la popolazione residente, straniera e italiana”.

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Nonostante le pesanti polemiche, l’amministrazione comunale non ha fatto un passo indietro. Il sindaco di Montorio al Vomano, Fabio Altitonante, difende il provvedimento.

"La nostra Amministrazione ha deciso di rendere gratuiti servizi che riteniamo essenziali, come la mensa, l'asilo nido e, da quest'anno, lo scuolabus. I cittadini sono contenti, questo per noi è l'essenziale. Dopodiché ci sono diritti e doveri. Chi da anni paga i tributi regolarmente, ha diritto al sostegno del Comune" ha dichiarato il primo cittadino, aggiungendo: “Ci stupiscono le polemiche dell'opposizione, che evidentemente è anche poco attenta, visto che abbiamo utilizzato gli stessi requisiti per tutti i bonus erogati in favore delle famiglie”.

“Noi abbiamo come valori l’accoglienza e la solidarietà e lo abbiamo dimostrato nei fatti prima con gli Afghani e ora con gli Ucraini. Le nostre iniziative hanno riscosso un grande successo tra i montoriesi. La nostra Amministrazione non ne ha mai fatto una questione di nazionalità. Per quanto riguarda la cittadinanza europea è quella richiesta per accedere a moltissimi bonus nazionali e locali, ad esempio per la carta famiglia, da cui sono stati riprese le linee guida. Di più, a differenza di molti bandi continuativi sociali, non abbiamo neanche inserito gli anni di residenza, tantissimi prevedono dai 5 ai 10 anni. Chi da domani verrà a vivere a Montorio avrà tutti i bonus da subito” ha proseguito Altitonante, concludendo: “Preciso, infine, visto che ho letto anche questa follia, che nessuno ha mai negato a un bambino lo scuolabus. Parliamo di bonus, il servizio è garantito a tutti. Come è sempre stato, ci sono le fasce di reddito ISEE che suddividono le tariffe sulla base del reddito”.

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