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Scontri tra studenti e polizia a Bologna all’inaugurazione dell’anno accademico: “Boicottiamo Israele”

Tensione altissima oggi a Bologna quando il corteo di studenti si è diretto verso il cordone di polizia che sbarrava il passo verso il Teatro Manzoni dove era in corso la cerimonia dell’apertura dell’anno accademico dell’Università di Bologna. Sono volate manganellate e colpi di scudo sugli studenti.
A cura di Antonio Palma
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Screen dal video di "Cambiare rotta"
Screen dal video di "Cambiare rotta"

Scontri e tafferugli oggi tra studenti universitari e polizia nel centro di Bologna durante l'Inaugurazione dell'anno accademico dell'Università Unibo. Giovani, con bandiere e slogan pro Palestina, e poliziotti in assetto antisommossa si sono confrontati a lungo a distanza fino allo scontro in via Indipendenza dove sono volate anche manganellate e colpi di scudo sugli studenti. La tensione è diventata altissima quando il corteo, che protestava in città in occasione dell'apertura dell'anno accademico dell'Università di Bologna, nel pomeriggio si è diretto verso il cordone di polizia che sbarrava il passo verso il Teatro Manzoni dove era in corso la cerimonia col rettore dell'Alma Mater.

Il corteo, composto da qualche centinaio di studenti e attivisti, ha cercato di sfondare la linea delle forze dell’ordine avanzando in maniera compatta. Al momento del contatto, però, gli agenti in tenuta anti sommossa hanno risposto con manganellate, facendo indietreggiare il corteo. Tra gli slogan degli studenti "Intifada sempre sarà" e "Unibo devi boicottare"Israele". Al centro della protesta degli universitari, infatti, la situazione in Palestina e la guerra a Gaza. Per questo la richiesta di una definitiva rottura di tutti gli accordi con Israele da parte dell'Ateneo.

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La stessa protesta pro Palestina è andata in scena anche all'interno del Teatro dove era in corso la cerimonia per l’inaugurazione dell’anno accademico 2023/2024 alla presenza del rettore Giovanni Molari e della ministra Anna Maria Bernini. Alcuni esponenti del collettivo Cambiare Rotta hanno preso la parola tra il pubblico e chiesto “la totale revoca di tutti gli accordi con il comparto militare industriale e Israele” per una “Palestina libera”. ​​​​

Nel corso dell'evento ha preso la parola anche Francesca Saccardi, rappresentante del Consiglio studentesco, presentandosi al leggio con la kefiah al collo. "Da mesi assistiamo alla censura sistemica delle voci provenienti dalla comunità palestinese e di quelle che sono le richieste delle mobilitazioni studentesche" ha detto Saccardi. "Questa è l’idea di Università. La vera libertà è quella degli altri. Rispetto la tesi di tutti, ma mi aspetto una reciprocità. L’incontro di oggi è stato interessante: abbiamo dato prova che possiamo gestire il dissenso, perché l’università ha la maturità culturale e politica per contenere al suo interno il dissenso. Oggi abbiamo dimostrato che nell’università si può discutere, ragionane, perché l'università non è mai indifferente alle cose del mondo" ha detto da parte sua la ministra Bernini.

"Questa università ha molti accordi di partnership con aziende legate al mondo bellico e complici con il genocidio del popolo palestinese. Non accettiamo più nessuna complicità tra il nostro Ateneo e Israele. Chiediamo la recessione immediata di tutti gli accordi di cooperazione con il comparto militare industriale, con la Nato e le imprese pubbliche e private israeliani complici del genocidio in corso” hanno chiesto però gli attivisti.

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